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Curvy Can: in passerella solo scheletri

Creato il 29 settembre 2010 da Sushit

Si è da poco conclusa a Milano la Fashion Week e i blog e i siti di moda si sfidano a colpi di interviste e reportage sulle ultime sfilate.

Sabato 25, invece, in Piazza San Babila ha avuto luogo una sfilata un pò particolare, fuori dalle righe.. e dai vestiti! E’ opera dell’artista Fabio Weik l’ultima provocazione con una passerella di scheletri.

Curvy Can: in passerella solo scheletri

Per protestare contro la tendenza delle modelle-stampella, ‘contro i canoni estetici innaturali ed estremi diffusi nelle società dal fashion system’, l’artista ha fatto sfilare un gruppetto di Curvy Can (modelle con taglie conformate) vestite solo della loro pelle, anzi meno: solo del loro scheletro.

In questi giorni in cui infuria la polemica sulle taglie XXS e l’esclusione dalle passerelle di brand come Elena Mirò, quella di Fabio Weik è un’altra delle tante voci che si uniscono al coro di denuncia contro la bellezza ultra skinny.

Evidente lo stupore di passanti e curiosi tra le vie dello shopping meneghino per questo connubio tra moda plus size e arte.

Curvy Can: in passerella solo scheletri

NdR: “Curvy can. Insieme si può fare”. È questo il messaggio che sei modelle plus-size, Elisa D’Ospina, Mjriam Bon, Marina Ferrari, Valentina Fogliani, Aija Barzdina ed Eleonora Finazzerin in collaborazione con l’associazione Jonas onlus, hanno deciso di lanciare alle giovani che, per inseguire i canoni estetici proposti dalla moda e dalla società, sono precipitate nel tunnel dell’anoressia e della bulimia.

Lo scopo è promuovere l’idea che la bellezza nasce dalla consapevolezza del proprio corpo e dalla valorizzazione di quelle caratteristiche personali che rendono originali e uniche le donne. Il gruppo Curvy Can è attivo anche su Facebook.


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