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Da ‘Gli occhi di Zaira’

Creato il 16 novembre 2012 da Baseyevents @BaseyEvents

Ci sono momenti in cui la vita ti sfugge di mano, cerchi di domarla, di dimostrare che sei tu il comandante della nave.

Anche se è alla deriva.

Quando arrivano questi momenti, ti fermi a pensare, soprattutto al tuo passato e lo immagini scritto in un grande libro, in cui il tempo passa e di pagine bianche ne restano sempre meno, ti accorgi che certe parole, certi momenti bussano alla porta della tua anima e chiedono di essere ricordati.

Sono vivi proprio come te.

Stamane ho trovato una foto, un ragazzo e una ragazza sorridono all’obiettivo, entrambi cercavano il loro posto nel mondo.

Ci sono riusciti.

In modi diversi.

Mi alzo, esco in giardino. Di fronte a me il Vesuvio è coperto da una leggera nebbiolina, il mare è calmo e silenzioso come una madre che abbraccia il proprio figlio, e nel cielo alcuni gabbiani girano sulla mia testa quasi a volermi dimostrare cosa significa essere liberi.

Guardo di nuovo la foto e questa volta la solitudine come un mantello mi copre le spalle, la mia mente e il mio cuore sono come un fiume in cerca del suo mare, vogliono essere liberi, sono stanchi ormai di seguire sempre lo stesso percorso.

È arrivato il momento. Prendo un foglio, mi siedo e sistemo la foto proprio di fronte a me.

Sospiro.

Mi chiamo Tony Montella e questa è la mia storia.

Sono nato e cresciuto in una città della provincia di Napoli in quei luoghi, dove la legalità e l’illegalità sono divisi da un filo sottilissimo e dove tante volte il sole e il mare diventano un alibi a cui appoggiarsi per riuscire a sorridere, ancora una volta.

Aperitivo letterario al Luna’s Torta – Gli occhi di Zaira

Aperitivo + Libro = 13 euro

Appuntamento martedì 27 novembre 2012 ore 20:30 in via Belfiore 50/R Torino (quartiere San Salvario)

Gli occhi di Zaira

Da ‘Gli occhi di Zaira’

La trama

Zaira è una ragazza di origini libanesi che, dopo aver viaggiato per l’Europa ed essere stata  costretta a prostituirsi, arriva a Napoli come “dono” della mala milanese a un collega napoletano, Gennaro Maggio. Inizia così una prigionia diversa dalle altre, Zaira resta incinta e partorisce una bambina, Aisha, di cui il suo padrone è insoddisfatto perché ha bisogno di un erede maschio. Nella prigionia l’unico conforto le viene da Nicola, un ragazzo dall’animo dolce che la fa fuggire a Castellammare di Stabia e l’affida al sacerdote della cattedrale. Gli uomini di Gennaro Maggio però l’hanno seguita e stanno per catturare lei e la figlia, ma Tony Montella la trova prima di loro e la porta via con sè.

Tony e i suoi amici la sistemano in una casa isolata e decidono di prendersene cura. Zaira però è clandestina, quindi chiamare la polizia non è possibile. Come difenderla, allora, da un boss mafioso che la cerca per avere vendetta? Tony si rivolge a Don Pasquale, padre di un caro amico, che tentennando un poco offre protezione alla ragazza e a lui un lavoro.

Così s’intrecciano le storie di Tony e di Zaira, legandosi a una camorra ansiosa di offrire sicurezza e opportunità, in una terra succube e complice.

La prefazione

Leggere questo romanzo è come vedere un film d’autore, d’annata, un film neorealista, in bianco e nero, al quale grazie alle nuove tecnologie, è stata ridata luce, colore. [...]

In questo romanzo c’è la provincia di Napoli, la più grande metropoli europea. La più grande periferia del vecchio continente che si fa città con i pregi e i difetti di una metropoli. Dove le storie di vita, quella vissuta ai margini, senza regole, in una terra di nessuno, trovano una collocazione quasi geometrica. [...]

Una miscellanea di colori, rabbia, tristezza, voglia di riscatto e di verità. Sì di verità, quella che fa male, quella che fa mancare il respiro, quella che solo chi la vive può realmente capirla. Solo chi è nato da queste parti, può esprimere certi concetti. Forse è difficile soprattutto per chi vede il Sud, Napoli e la sua provincia, come semplici luoghi geografici. Per Gennaro, figlio del Sud, la nostra terra è un luogo dell’anima ed in questo libro traspare tutta la sua anima intrisa di rabbia ed amore.

[Dalla Prefazione di Tonino Scala]

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