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Da oggi stop ai test cosmetici su animali in Europa

Da Jibril84

Stop animal testing in Europe

Oggi, 11/03/2013, entra in vigore in Europa il divieto totale per i test su animali nei prodotti cosmetici.

Nel 2004 era stata vietata la sperimentazione sul prodotto finito, ma era ancora in vigore quella sugli ingredienti. In questi anni alcune aziende hanno aderito alla FCOD policy (cliccare sul link per una spiegazione migliore di quella che potrei fornire io) impegnandosi a non incrementare i test su animali per i singoli ingredienti.

Ora tutte le aziende operanti in Europa dovranno adeguarsi, ma è chiaro che questo non avverrà dall’oggi al domani. Personalmente quindi ritengo che sia doveroso acquistare ancora solamente cosmetici delle marche che già in passato si sono distinte per il loro impegno. Trovate gli elenchi a questi indirizzi:
- aziende italiane certificate LAV
- aziende italiane con autocertificazione VIVO
- aziende inglesi
- aziende statunitensi e canadesi
- aziende francesi
- altri elenchi qui

Ci sono da considerare inoltre altri due fattori:
1) Le esportazioni in Cina. In Cina i test cosmetici su animali sono OBBLIGATORI.
Di conseguenza, è necessario boicottare tutte le aziende che esportano i loro prodotti in questo Paese.
2) Gli ingredienti di origine animale. Nei cosmetici, si sa, è possibile trovare molti ingredienti di origine animale. Oltre ai prodotti apistici (c’era d’api, miele, propoli, pappa reale), possono essere presenti anche latte e derivati, uova, lanolina e altri ingredienti ricavati dalla macellazione (acido stearico, collagene, glicerina, elastina, …). La maggior parte delle aziende che hanno aderito allo standard non producono prodotti esclusivamente vegan, quindi anche per questi prodotti è necessario controllare gli ingredienti (INCI).

Ricordo inoltre che, sebbene questa sia un’ottima notizia e una pietra miliare nella battaglia per i diritti animali, il numero di animali utilizzati per i test cosmetici è irrisorio rispetto a quelli utilizzati nelle altre sperimentazioni. Questo bando è comunque la conferma che esistono metodi alternativi per i test di tossicità e si aggiunge alle recenti ammissioni di inutilità dei test su animali nella ricerca “scientifica” sulle malattie umane da parte degli stessi ricercatori nel dimostrare la fallacità della sperimentazione animale.

Alcuni articoli sulla notizia:
- Cruelty Free Shops Links
- Corriere.it
- AgireOra

P.S. Immagino ci sia ancora qualcuno che ritenga che i test sugli animali per i cosmetici consistano nel mettero loro il rossetto… Ebbene, vi basti sapere che uno dei test più diffusi è il cosiddetto “Draize test” (link sconsigliato ai deboli di cuore), che consiste nell’applicare una sostanza irritante negli occhi del malcapitato animale, immobilizzato e impossibilitato a togliersela, lasciandocela per giorni e giorni… Lascio a voi immaginare quali altri tipi di test siano riusciti a inventarsi.



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