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Da Safety First a Safety Fuck, come fare una cazzata (racconto)

Da Motociclistidatavola

Allora, voi sapete tutti che questo blog, il nostro gruppo (e io in prima persona) siamo sempre a rompere le balle sulla sicurezza, sui comportamenti da adottare quando usciamo in moto, da soli o in compagnia. Vi ho inondato di parole ed inviti alla prudenza, sempre. Però vi devo raccontare questo fatto. Solo per testimoniare che anche con le migliori intenzioni si può cadere in tentazione.Questo racconto riporta un fatto, le persone citate sono quasi vere e i dettagli più o meno.Comunque, visto il minimo spiraglio di sole decido di portare a passeggio la Baronessa. Dato che siamo fra settimana non avviso nessuno, l'intento è quello di farsi un “classico” Muraglione, Crocemori e Calla.Non incontro nessuno per buona parte del mio giro ma all'ora di pranzo vedo un KTM 1190 Adv con targa francese. Non ho mai avuto grande simpatia per i Francesi e mi colpisce trovarlo da solo sui nostri Appennini. All'improvviso, quasi senza controllo, mi parte la vena. So che è sbagliato, so che non va' fatto ma succede che mi dimentico di avere una famiglia, di essere uno prudente, di essere uno tranquillo e safety first diventa, con mio grande imbarazzo, safety fuck.Vi prego di non giudicarmi, a tutti capita. Il mio scopo è quello di confessarvi una enorme cazzata che non ha avuto conseguenze solo per culo, tipo terapia di gruppo. Vorrei che la mia botta di culo servisse di lezione anche ad altri.Comunque, lo guardo con sfida e lui mi segue. Inizio piano, voglio prendere ritmo ma non voglio scappare, non voglio farlo stare al suo posto, lo voglio sfidare e poi bastonare. Lui raccoglie. Avete presente quando ci si scambia un dialogo senza bisogno di dirsi nulla: io ho lanciato la sfida lui l'ha raccolta. Non serve altro. Prendo ritmo, una volta, due volte, mi giro e lui è sempre lì. Passa il tempo continuo a spingere come non ho mai fatto e come non dovrei, le nocche delle dita bianche dalla rabbia e dallo sforzo di stringere mentre sento che dal naso mi esce fumo manco fossi un drago.Sono una furia accecata dall'odio per una persona che non conosco, che non mi ha fatto nulla e che ha come unica colpa quella di aver capito le mie intenzioni e di aver accettato tutto quello che accadeva.Il tipo è onestamente di un altro livello. E' vero quello che si dice su chi ha il KTM. Poi la sua pancia doveva farmi intuire.Io però non mollo, passano minuti, decine di minuti e sono quasi in apnea. Ormai la soglia del buon senso è superata e siamo ben oltre ogni livello di rischio, non ho più pieno controllo di quello che faccio, è la foga a guidarmi, la mia amigdala sa cosa fare, per ora. E il brutto è che oggi nessuno ci può fermare. Il Francese è tosto, sempre dietro, mi giro ed è lì. Porca troia, non molla nulla.Sto effettivamente esagerando, lui è incredibile che si muova con tanta naturalezza in una ambito sconosciuto. Mi viene un dubbio: è della zona, son dieci anni che viene qui in ferie.Le penso tutte fino a quando non ho più coraggio di pensare, fino a quando devo liberare la mente da ogni pensiero, sono troppo fuori dall amia zona di comfort. Continuo, martello, picchio più forte che posso. Non smetto mai, non rallento mai, non cedo mai, ormai non mi giro più. L'unico pensiero che mi concedo è di essere ottimista. Deve cedere, deve mollare.Ad un certo punto, dopo non so più quanti minuti di questo balletto vedo i primi segni della sua stanchezza. E' un attimo, un'esitazione, un piccolo dubbio, un tentennamento.Ma lo percepisco. Cristo ci siamo, ce la faccio, lo schianto.Mi giro per controllare, è devastato. E' un po' che non controllo, alla fine lo sto portando ben oltre i suoi limiti, stiamo entrambi buttando via anni di buon senso ma lui è messo peggio. Ha giocato allin e non ha più carte.Poi la svolta, quando sento che ormai sto giocando come il gatto col topo arriva la resa. Di schianto, improvvisa. Tanto l'agonismo e tanta la foga...tanto lo schianto.Il suo tracollo arriva nel momento esatto in cui io dico “Sì grazie, prendo anche il dolce, mi porti un mascarpone”.Lui tentenna, ripensa all'antipasto di affettati e formaggi col quale ha raccolto la mia provocazione, ha negli occhi ancora le pappardelle al cinghiale dove mi ha seguito in trance convinto di chiuderla in fretta e sente ancora il sapore della grigliata mista che ha ordinato per arrancarmi alle calcagna. Ma mentre ordina un semplice caffè con la testa china e lo sguardo fisso al tacolo lo sento dire “merde, graisse italien, vous êtes trop fort, le café est sur moi.”.Ho vinto, ho schiantato lo straniero. Non è stato facile ed è stato molto stupido. Ho rischiato grosso, ben oltre quello che avrei dovuto. Dopo pranzo siamo collassati entrambi su due sedie all'esterno del ristorante, pieni come bestie, col cibo che usciva dagli occhi. Non ci siamo detti nulla ma ci siamo scambiati complimenti e raccomandazioni.Lui vede l'adesivo MdT sulla mia moto e sorride con l'espressione di chi solo ora capisce di aver fatto una schiocchezza.Non so chi tu fossi, caro mio amico Francese. Però sul casco avevi raffigurato un leone. Bene, amico mio, ricorda sempre che il Leone è il re della savana solo perchè l'orso ha deciso di non andare nella savana. Oggi hai incontrato l'orso, fortunatamente non ti capiterà spesso.
Tutti i fatti e i personaggi riportati sono frutto di una cattiva digestione della cena di ieri sera. Ogni tanto diventiamo idioti....

Da Safety First a Safety Fuck, come fare uan cazzata (racconto)

uno quando scrive una boiata ci mette la faccia...


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