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Da Social Freak a Scrittore all’Antica: 8 Buone Ragioni Per Passare alla Penna

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite

Da Social Freak a Scrittore all’Antica: 8 Buone Ragioni Per Passare alla Penna

Certo, si sa, sono un social freak incline all’uso di qualunque tecnologia venga offerta all’autore. Social network e blog innanzitutto, ma anche software di scrittura e tablet per raccogliere impressioni all’istante. Ed è ridondante forse ribadire che durante la stesura di Zagreb e tutta la fase di editing ho fatto uso di computer e eReader. Eppure, proprio come è successo con twitter e blogging, ho sentito nella scrittura con computer e tablet una sorta di affanno da tecnologia.

Sorpredentemente ho spento gli aggeggi elettronici e per il prossimo romanzo, BerlinXxX è il working title, ho comprato dei quaderni e ho continuato a scrivere con carta e penna. Ed è stata, è un’esperienza magnifica.

Ecco qui otto buone ragioni per usare carta e penna per il tuo prossimo romanzo.

 

1. Con carta e penna raggiungi più facilmente i tuoi obiettivi

Gli studi del Professor Gail Matthews indicano che coloro che appuntano e condividono i propri obiettivi hanno una probabilità del 33% superiore di raggiungerli. Altri studi dimostrano che scrivere a penna e/o prendere appunti facilita l’apprendimento di parole straniere e, più in generale, migliora la performance.

2. Eviti la distrazione dei social network

Sai di cosa sto parlando vero? Scrivi un rigo, ti fermi, un click, e sei a controllare i numeretti rossi di facebook e le mentions di twitter; nessuna notifica, torni a scrivere; dov’eri?, ah, quelle dieci parole; beep, un messaggio su skype; no, niente di importante; ritorni a scrivere, fermo al primo rigo; pensi, aggiungi un paio di parole, cancelli e riprendi da capo. Se tutto questo ti è familiare, anche tu, come me e molti altri, hai un problema con i social network. Un problema che limita la tua efficienza come scrittore. Scrivere con carta e penna lo elimina totalmente: niente connessione, niente distrazioni.

3. La tua scrittura è più efficace

Quando scrivi a penna, scrivi più lentamente. Impieghi più tempo, hai quindi più tempo per pensare: ogni parola è scelta con più attenzione. Anche perché su carta è complicato cancellare, spostare, copiare e incollare. La prima stesura con carta e penna, questa è la mia esperienza, è di migliore qualità.

4. Scrivi ovunque, scrivi di più

Lee Rourke racconta sul Guardian che quando scrive a penna raggiunge una “comfort zone” a cui non ha accesso quando scrive al computer. Ho sperimentato qualcosa di simile: con carta e penna, quasi la pagina fosse un portale, entro dentro la storia e non importa di essere in un bar, su un treno o per la strada. Scrivo ovunque e scrivo di più.

5. Il romanzo è sempre con te

In auto, in metro, nella fila dell’ufficio postale, puoi portare il romanzo sempre con te. Lo guardi, con amore quando hai scritto bene, con sguardo di sfida quando ti aspetta una scena difficile. Il tuo romanzo è sempre lì. E’ un po’ come covare un uovo: lo mantieni al caldo per mesi finché non si schiude quando la prima bozza è pronta.

6. La scrittura diventa un’esperienza fisica

Da quando ho iniziato a scrivere a penna, ho comprato decine di quaderni che poi ho ordinato su un intero scaffale della mia libreria. I quaderni sono materiali, occupano spazio, prendono polvere. I quaderni aspettano di essere scritti e ogni volta ti ricordano che è un buon momento per scrivere. Un quaderno prende forma e volume, cresce insieme alla storia ed è testimone di una buona giornata di scrittura.

7. Le tue correzioni rimangono sulla carta

Con il computer puoi spostare frasi con un click, aggiungere parole e cancellare interi periodi. Questo sulla carta non è possibile e, magicamente, questa impossibilità produce una varietà di segni e convenzioni, di frecce e asterischi. Come le rughe sul viso di un uomo, le correzioni segnano il trascorrere dello scrivere. E rimangono lì a tua completa disposizione anche quando un’idea che ti era sembrata da scartare diventa la chiave dell’intero romanzo.

8. I quaderni sono l’eredità della prima bozza

Ultimata la prima stesura, passerai il testo scritto su carta al computer. Lo riscriverai decine di volte e lo rileggerai. Lo lascerai riposare e comincerai di nuovo. Arriverà un giorno in cui verrà pubblicato e lo promuoverai. Ecco, quando esisterà un libro con il tuo nome stampato su quella splendida copertina, riaprirai i tuoi quaderni: dentro ci sarai tu al tempo della scrittura di quel tuo romanzo.

Scrivi su carta o preferisci il computer? Hai sperimentato anche tu differenze nello scrivere con carta e penna? Ha senso o è una perdita di tempo?
Se ti va, condividi la tua opinione nei commenti.

 

Da Social Freak a Scrittore all’Antica: 8 Buone Ragioni Per Passare alla Penna

 

L’immagine si intitola “Altes Strukturpapier 10″, di Sabine Sauermaul. È tratta da qui.

 

 



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