Anche Bollywood scopre il fascino degli antieroi.
Robinhood Pandey (Salman Khan) è un poliziotto che spesso e volentieri abusa del suo potere...ma a fin di bene! Per combattere il crimine.
In un rocambolesco inseguimento incrocia lo sguardo ammaliante di Rajo (Sonakshi Sinha) e si innamora di lei. La ragazza è povera, ha un padre ubriacone e il fratello poliomelitico. Motivi sufficienti per un indiano medio per tenerla lontana...ma non la pensa così Pandey. Lei gli piace e la sposa.
Chheda Singh (Sonu Sood), boss della malavita locale, rivuole i suoi soldi e soprattutto vuole togliersi di torno Pandey. Attira dalla sua parte il fratellastro di Pandey, Makhanchan (Arbaaz Khan).
I rapporti tra i due fratellastri sono sempre stati d'amore e odio fin dalla tenera età. I due hanno la madre in comune. Morto il padre di Pandey, la donna si è risposata e ha avuto Makhanchan.
Il padre di Makhanchan ha sempre favorito suo figlio, aumentando l'astio tra i due fratellastri.
Makhanchan manovrato da Chheda si rende artefice di un attentato.
A Pandey il compito di scoprire la verità e risolvere la situazione.
Da buon film indiano, non mancano il romanticismo, le canzoni, i balletti, i colori vivaci...a questi elementi tipici, si aggiungono incredibili scene d'azione di ispirazione Tarantiniana.
Niente male questo Pandey! Un incrocio tra un quasi-Rambo e l'Ispettore Coliandro!
Il personaggio si presenta cantando e ballando (il movimento della cintura è il top!) "Hud Hud Dabangg" (Senza paura).
La canzone romantica del film è "Tere mast mast do nain" (I tuoi occhi ammalianti).
Quella più scatenata "Munni Badnaam Hui".
In India entro la fine dell'anno vedranno "Dabangg 2".
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