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Dai, poche storie, Domenica vai a votare!

Creato il 05 dicembre 2013 da Elianigris @EliaFNigris

Il Partito Democratico, per ovviare alle liste bloccate imposte dal Porcellum, circa un anno fa ha tenuto primarie aperte, unico partito in Italia eccetto SeL, per eleggere i propri parlamentari. Per una volta un applauso potremmo farcelo, al di là di tutto. Conviene ricordarlo a chi mette in dubbio, a scadenza regolare, questa splendida espressione di democrazia e conviene rinfrescare la memoria a chi ancora oggi non è convinto che, chiunque sia il proprio candidato preferito, domenica 8 dicembre è proprio necessario andare a votare.

Finchè il diritto di esprimere il proprio parere non ci viene tolto, non si realizza quanto sia importante. Peraltro, quanto ha contribuito l’imposizione di liste bloccate alla riduzione della qualità media e della preparazione dei nostri parlamentari negli ultimi anni? Quanto contribuisce, a questa decadenza, il fatto che un solo partito in Italia ha il coraggio di fare in maniera costante, pur non sempre con regole perfette, e pur con qualche testa dura da convincere ogni volta, delle primarie per esprimere i nostri candidati ai pubblici uffici?

Vedete, non è una questione strettamente di preferenze. Anche i sistemi maggioritari a collegio uninominale, attraverso alla straordinaria possibilità offerta dalle primarie e grazie al fatto che l’elettore deve comunque scegliere tra Tizio, Caio e Sempronio, persone in carne ed ossa, possono permettere al cittadino di scegliere.

Ed il poter compiere questa scelta è il bene più prezioso che abbiamo. E, infatti, ce ne accorgiamo quando ce la tolgono.

Quindi domenica 8 dicembre, andiamo a votare. Zittiamo, attraverso una grande partecipazione popolare, chi dice che “i segretari dei partiti vanno scelti in stanze chiuse da pochi illustri capibastone”. Ricordiamo a chi, ogni volta che ci avviciniamo a grandi eventi di democrazia, prova a dirci “che le primarie non servono”, che non si devono azzardare a toccarle, le primarie, e che anzi esse dovrebbero diventare una prassi comune e consolidata per tutti i partiti italiani (e magari dovrebbero essere tenute nelle scuole, esattamente come le “secondarie”, e non in gazebi e ristoranti, come fossero elezioni di serie b).

Domenica 8 dicembre andate a votare. Perché se non ci andate decidete di far decidere altri. E poi arriva il momento in cui non potrete più decidere. E vi lamenterete.

Domenica 8 dicembre, ovunque voi siate nel mondo, recatevi al seggio più vicino a casa (o se siete all’estero e non sapete dove andare votate online) e cambiate il paese.


Tagged: Congresso Partito Democratico 2013, Partito Democratico, Primarie, Primarie Partito Democratico 2013, Procellum

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