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Daisy Chains - A story has no begininng or end

Da Kallo

A story has no begininng or end è il secondo disco del quartetto lombardo uscito per Rocketman Records. Chiariamo subito, è un gran bel disco. Non posso certo dirmi un grande appassionato di indie o meglio con quello che oggi viene spacciato per tale. Per fortuna qui non ci troviamo di fronte a magliette a V da bulicci, quelle le lasciamo ai Mona, tra l’altro, di nome e di fatto, che recentemente ho avuto la sfortuna di vedere prima degli immensi Dinosaur Jr, ma piuttosto ad un gruppo che ha delle vere radici musicali e che non copia pedissequamente gli ultimi arrivati. Nei dieci pezzi che vanno a comporre quest’album ci sono echi di Velvet Underground e Smiths, ma si sente che i ragazzi hanno ascoltato parecchio anche Clash e Jam oltre che gruppi più moderni come per esempio gli Strokes. Inutile citare una canzone in particolare, tutti e dieci i pezzi scivolano via che è un piacere, sono ben arrangiati e rimangono in mente sin dai primi ascolti. Un disco che mi sentirei di consigliare non solo agli amanti del genere, ma anche a quelli che ascoltano musica senza preoccuparsi troppo di ingabbiarla in generi e sottogeneri.


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