Un generale coinvolto a maggio nel tentativo fallito di rovesciare il presidente Pierre Nkurunziza ha rivendicato una serie di attentati dinamitardi che si sono verificati di recente in Burundi e ribadito l’intenzione di costringere il capo di Stato a lasciare il potere “anche con forza”.
Léonard Ngendakumana, questo il nome dell’ufficiale, ha detto in un’intervista rilasciata in Kenya di poter contare sul sostegno di “12 generali dell’esercito e della polizia”. In particolare ha poi rivendicato attentati contro seggi elettorali in occasione di un contestato voto legislativo che ha preceduto le presidenziali in programma il 15 luglio.
Ngendakumana è ritenuto uno dei più stretti collaboratori del generale Godefroid Niyombaré, coordinatore a maggio di un piano che sarebbe fallito per “un tradimento del ministero della Difesa”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)