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Dal Porcellum alla “puttanata”: con la benedizione di Cacciari e di Travaglio che Renzi vada a parlare con Berlusconi, senza “turarsi il naso”. E sulle curiose logiche politiche di Pippo Civati.

Creato il 17 gennaio 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

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500px-Gengis_Khan_empire-fr_svgdi Rina Brundu. A sentire Pippo Civati, Renzi dovrebbe “guardare in altre direzioni” prima di andare a parlare con Berlusconi per l’accordo sulla legge elettorale. Curiosa logica politica la sua! Non ha ancora capito, Civati, che questa modalità di fare, di dire e di pensare, è proprio quella che ha condannato un’intera ideologia (non quella marxista ma quella radical-chic) e il pd bersaniano a morire presto e bene; soprattutto, non hanno ancora capito, Civati e i suoi compari, che il tempo del “politichismo” è finito. O, almeno, che dovrebbe essere finito.

Piaccia o non piaccia, non si può ignorare l’esistenza di un leader di partito riconosciuto tale dai suoi seguaci e democraticamente eletto dal popolo. Non importa chi è quel leader, manco fosse Gengis Khan. Farlo significherebbe denunciare una sostanziale incapacità di comprensione della cose della Politica, quella vera, quella machiavelliana nella sua essenza, ma anche l’unica in grado di portare un risultato.

Purtropppo, le parole di Civati quell’incapacità di comprensione la rivelano chiaramente, laddove sia Massimo Cacciari che lo stesso Travaglio (nemico mediatico giurato di Berlusconi), ieri sera, durante l’ultima puntata di Servizio Pubblico, non hanno potuto fare a meno di prendere atto dello status-quo e “concedere” che il segretario del PD non potrebbe fare altrimenti. Per la verità Cacciari ha anche detto che dopo il “porcellum” produrranno una “puttanata” vista la mancanza di una precisa idea riformista (come dargli torto?), ma tant’è….

Su un piano più elevato, idealmente ed eticamente civatiano, non sposo neppure l’idea che Renzi dovrebbe andare a parlare con Berlusconi in maniera montanelliana, ovvero turandosi il naso. Considerando i trascorsi, vedi la puntata cult di Servizio Pubblico in cui il leader di Forza Italia pulì la sedia di Travaglio prima di sedersi sulla stessa, consiglierei prudenza.

Come Gengis Khan, Berlusconi è un leader abituato a lottare e temo che Pippo Civati se lo farebbe servire per cena come le matrigne cattive delle favole di grimmiana memoria. Then again, Vulpes (anche la volpe politica, intellettuale e radical-chic), pilum mutat, non mores.

Featured image, l’avanzata di Gengis Khan, un risultato evidentemente diverso da quello che otterrebbe Civati con la sua idea di Politica.

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