Dalla Finestra

Questo post l’ho riscritto due volte.
La prima versione parlava dei miei lamenti riguardo la neve d’aprile di ieri, caduta su Londra.
Poi, però, me lo sono riletto.
E mi sono depressa ancora di più.
E allora, che si fa?
Si riscrive tutto da capo.
Cioè, intendiamoci:
Quello che vedo dalla finestra ora è di suo un filo deprimente (ma almeno non cadono fiocchi).
Però…
Ecco c’è un però.
Ora quando mi affaccio alla finestra, nonostante tutto, vedo il mondo con occhi differenti.
Prima, dalle finestre del mio vecchio Interno 105, vedevo sempre lo stesso panorama. Come qui, del resto.
Solo che…
Beh, non mi piaceva chi mi viveva accanto.
Non sopportavo la mentalità così poco aperta (per non dire totalmente chiusa a doppia mandata) di quelle persone.
Odiavo il rumore, gli sguardi di disprezzo.
La maggior parte delle persone che ho avuto la sfortuna di incontrare durante quel periodo ha fatto a gara per farmi notare quanto poco valessi, o quanto poco fossi “furba”, intelligente, sveglia, fate voi.
Ok.
Non è stato proprio tutto così da buttare via, eh.
Ne ho incontrate di persone meravigliose.
Amiche che mi mancano un sacco.
Ecco.
Mi piacerebbe averle qui, ora, con me.
E guardare da questa finestra con loro.
Per poter dire:

Guardate! Questa è la mia nuova vita.