Magazine Economia

Dalla grecia con furore

Creato il 26 gennaio 2015 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA
DALLA GRECIA CON FURORE La notizia è che Tsipras ha vinto le elezioni in Grecia. Anche se i 149 seggi ottenuti da Syriza non sono sufficienti ad attribuirgli  la maggioranza in parlamento (151), con ogni probabilità, nascerà una coalizione con il partito nazionalista Greci Indipendenti (che hanno ottenuto 13 seggi), formando così un governo anti Troika e anti austerità.

Cosa farà Tsipras nelle prossime settimane e nei prossimi mesi? Come intenderà rendere operativo il suo programma che, tra le altre cose, prevede la fine dell'austerità e il taglio del debito pubblico? Sono interrogativi ai quali si potrà rispondere solo riscontrando  i fatti che seguiranno nei prossimi giorni.

Per il momento va ricordato che la maggior parte del debito che Tsipras vorrebbe rinegoziare è  in mano ai governi e alle istituzioni europee (fondi salva stati e Fmi); una parte  non de tutto marginale è in mano Banca Centrale Europea; mentre un'ultima piccola parte è detenuta dai mercati.
Per quanto riguarda il debito detenuto dai soggetti diversi dalla BCE, l'eventuale ristrutturazione finirebbe per per incidere sui bilanci dei singoli stati che, nel  caso dell'Italia  (circa 40 miliardi di euro) è assai traballante, solo per usare un eufemismo. Il debito in mano alla Banca Centrale, invece, non consente alcuna ristrutturazione, visto che la BCE non può finanziare gli stati. Se dovesse esserci un accordo sul taglio del debito tale da infliggere delle perdite anche alla Bce, quest'ultima, in estrema sintesi, dovrebbe rinunciare a parte del suo credito. Le conseguenze di un accordo del genere sarebbero in aperto contrasto con i trattati, poiché si determinerebbe un implicito finanziamento ad uno stato sovrano (la Grecia) da parte della Bce, per via della rinuncia al credito vantato dalla stessa banca centrale.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog