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Danielina birichina

Da Silviarossi
Danielina birichinaC'era una volta una bambina che si chiamava Daniela, ma tutti la chiamavano Danielina perché era piccolina piccolina. Era così piccina che stava nel palmo di una mano.Aveva sette sorelle e sarebbero state felici ma il loro babbo era un orco cattivo che le teneva prigioniere in un castello incantato. Porte e finestre erano sigillate. Avevano provato in tutti modi ad aprirle ma l'incantesimo era così forte che non ci erano mai riuscite.Babbo orco le trattava come serve. Una doveva pulire i pavimenti anche se lui entrava sempre con le scarpe infangate. Un'altra doveva cucinare tutto il giorno perché quando arrivava affamato mangiava più di un reggimento. Un'altra ancora aveva il compito di lavargli e stirargli i vestiti che erano così grandi che la poverina doveva stare giorno e notte a lavorare. Ma Danielina era così piccina che l'orco non aveva ancora capito cosa farle fare.Un giorno la chiamò: "Danielina! Vieni qui! Visto che non cresci più per me sei inutile. L'unica cosa che puoi fare è togliermi i pidocchi che ho in testa".Danielina a questa richiesta inorridì e gli rispose: "Non ci penso nemmeno!""Cooosaa??" tuonò l'orco e cercò di schiacciarla con un pugno. Ma Danielina fu più veloce e scappò. Corse dietro un grande armadio, trovò una crepa nel muro e ci si infilò. L'orco imbestialito la cercò. Ribaltò sedie, tavoli e poltrone. Svuotò cassetti, armadi e bauli. Strappò dalle pareti quadri e scaffali. Tirò giù tutti i lampadari ma di Danielina nessuna traccia.Le sue sorelle che avevano assistito alla scena spaventate aspettarono che l'orco andasse a dormire e poi si misero a cercare Danielina. Ma non la trovarono nemmeno loro.Passarono giorni e di Danielina nemmeno l'ombra.La nostra eroina invece stava benissimo dietro l'armadio. In quella crepa nel muro aveva allestito una piccola cameretta, un batuffolo di cotone come letto, una lucciola come lampadina e di notte, quando tutti erano a letto, andava in cucina e mangiava quel che voleva.Una notte fece capolino per controllare se poteva uscire e vide che l'orco si aggirava furtivo proprio vicino a quell'armadio. Lo osservò e lo vide prendere una spola di filo trasparente. Lo seguì e si accorse che ne tagliava dei pezzetti e lo attaccava alle porte e alle finestre del castello.Danielina capì che quello era il filo magico che le teneva prigioniere. Allora aspettò che l'orco andasse a letto. Poi corse dalle sue sorelle e le svegliò."Presto! Fate quello che vi dico senza fare domande!""Oh Danielina! Come stai?" "Quanto ti abbiamo cercato" "Stai bene?""Sì sto bene. Ma adesso prendete ciascuna una scopa e spazzate porte e finestre come fossero pavimenti".Le sorelle non capirono cosa avesse in mente ma la videro così decisa che le obbedirono. Quando ebbero finito Danielina disse: "E ora vediamo". Provarono ad aprire una porta e senza sforzi questa si spalancò. "Siamo libere!" Contenevano a stento la gioia  per non svegliare l'orco.Stavano per fuggire via quando Danielina le fermò: "Aspettate. Devo ancora fare una cosa".Rientrò in casa. Andò verso l'armadio e prese la spola di filo trasparente. La portò alle sue sorelle che la aspettavano impazienti fuori dal castello. Insieme misero il filo magico su tutte le porte e le finestre cosicché l'orco non poté più uscire e loro vissero libere, felici e contente.

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