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David Bowie is: il Duce Bianco si svela

Creato il 05 marzo 2015 da Italianiaparigi
David Bowie is: il Duce Bianco si svela

David Bowie is: il Duce Bianco si svela

Nel 1969 un giovane britannico rivelava il suo talento al grande pubblico con il brano Space Oddity e il suo look androgino.
Oggi una magnifica esposizione celebra la carriera di David Bowie, un artista straordinario e fuori da tutti gli schemi, il mago della musica pop.
Dopo aver attirato 800 000 visitatori in tutto il mondo, l’esposizione David Bowie is arriva alla Philarmonie di Parigi.
La mostra, lanciata a Londra nel 2013, svela l’universo della star sessantottenne e immerge il visitatore in una scenografia sontuosa che mescola simbioticamente chitarre mitiche, costumi stravaganti, proiezioni video, manifesti e spezzoni di concerti.
Major Tom, Ziggy Stardust, Aladin Sake, Halloween Jack, The Thin White Duke e tutti gli altri personaggi eccentrici incarnati da Bowie nel corso della sua carriera prendono per mano il visitatore e lo accompagnano lungo un percorso scintillante e onirico.
Le molteplici identità del cantante dallo sguardo magnetico si svelano e si mostrano in tutta la loro grandiosità: il volto variegato e ammaliatore di un personaggio avanguardista che ha segnato gli anni ’70.
Un’epopea lunga 45 anni caratterizzata da 140 milioni di album venduti, un itinerario ricco e affascinante che ripercorre l’ascesa di un personaggio mitico.
Provenienti principalmente dall’archivio personale di Bowie, i documenti visivi e sonori inediti, foto, clip, costumi, disegni, elementi scenici e strumenti musicali testimoniano il percorso straordinario di un mito del glam rock.
Corollario dell’esposizione è lo spettacolo-concerto Wiebo, immaginato dal coreografo Philippe Decouflé, che ha rivisitato magicamente le mille facce del camaleonte Bowie.
Decouflé rende omaggio a Bowie con un concerto-performance unico capace di mescolare rock, musicisti, ballerini e artisti circensi.

Inaugurata il 14 gennaio scorso, la Philarmonie di Parigi è nata dal sogno del direttore d’orchestra Pierre Boulez che desiderava regalare alla città di Parigi una sala di concerti all’altezza delle altre grandi città mondiali: la Berliner Philarmoniker, la Suntory Hall di Tokyo o la Walt Disney Hall di Los Angeles.
Da questo sogno é stata concepita, nel cuore del parco della Villette, una sala dotata delle ultime innovazioni acustiche per accogliere l’orchestra di Parigi e ospitare le più grandi orchestre del mondo intero.
Un luogo unico e armonico destinato alla democratizzazione della musica classica.
Il progetto architettonico, firmato da Jean Nouvel, gioca con il concetto di armonia per creare uno scrigno di musica e sonorità.


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