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David Stern annuncia il ritiro dal palcoscenico NBA

Creato il 27 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Il 1 Febbrario 2014 verrà celebrato un anniversario importante che inevitabilmente segnerà la fine di un ciclo per annunciarne l’avvio di uno nuovo. Infatti David Stern, nel trentesimo anniversario della sua nomina a Commissioner della National Basketball Association, formalizzerà il suo ritiro dai vertici del board.
Un incarico che sarà ricoperto da Adam Silver, Deputy Commissioner e Chief Operative Office dal 2006 e più in generale uno dei più fidati collaboratori di Stern entrato nella lega nel 1992 e sempre al fianco di Stern nel corso degli ultimi vent’anni.

Per l’avvocato David Stern è quindi in dirittura d’arrivo il suo “mandato”, collocato in un periodo storico in cui l’intera NBA ha attraversato profonde trasformazioni, dal punto di vista del gioco e ancor più nella diffusione planetaria di questo sport.

Il lavoro di Stern ha creato le basi per un modello di riferimento riguardo la gestione delle attività della lega, sia dal punto di vista sportivo che manageriale con la promozione del brand NBA in tutti i mercati del mondo.
Sotto la sua gestione sono arrivate in NBA sette franchigie, aumentando il tasso spettacolare della lega e dando la possibilità a più mercati di entrare a farne parte. Si è provveduto alla creazione della lega femminile (WNBA) e della lega di sviluppo (NBDL), due progetti sportivi importanti ed in continuo sviluppo.

Ma ciò che più di ogni altra cosa ha permesso all’NBA di essere uno sport seguito in tutto il mondo è senz’altro il suo livello di diffusione capillare: basti pensare ai 15 uffici NBA sparsi in tutto il mondo passando per gli accordi con le televisioni dei cinque continenti con la trasmissione delle gare NBA in oltre 215 paesi in 40 lingue diverse senza dimenticare i mercati in forte espansione come la Cina. Diffusione resa possibile anche mediante l’utilizzo delle più moderne tecnologie, seguendo un processo evolutivo visto da Stern come l’unica via per poter rendere accessibile l’NBA a tutti. Sono nati così piattaforme come NBA League Pass e NBA TV, il canale NBA 24 ore su 24 disponibile nelle case di oltre 60 milioni di americani.

NBA immaginata con gli occhi di Stern è sport, business ma anche responsabilità sociale. Infatti non bisogna dimenticare l’istituzione di NBA Cares che dal 2005 ha raccolto oltre 205 milioni di dollari destinate ad opere di solidarietà e per l’avvio di progetti educativi che coniughino istruzione ed attività sportiva oltre che salute e benessere.

Dall’alto di questi numeri si può ben capire quanto Stern abbia saputo rinnovare l’NBA integrando la cultura di questo sport con il tessuto sociale di ogni realtà umana presente sulla Terra.
E sarà con lo stesso spirito di innovazione (e senza dimenticare l’immenso lavoro di chi è venuto prima di lui) che Adam Silver raccoglierà il testimone di Commissioner NBA.


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