Davutoğlu in Iraq

Doppia visita in Iraq per Ahmet Davutoğlu, il ministro degli esteri turco. Ieri è andato a render visita al presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno Massoud Barzani, a Erbil: così da discutere una strategia comune su come evitare che il Pkk, favorito dal ripiegamento delle truppe di Assad verso il cuore del paese, possa acquisire il controllo di aree della Siria al confine della Turchia – come in parte è già accaduto; il timore per Ankara è quello di un doppio Kurdistan autonomo – iracheno e siriano – che potrebbe diventare indipendente e fungere da polo di attrazione per i curdi di Turchia: ma quest’ipotesi è al momento remota, sembrano prevalere le divergenze politiche e le diverse convenienze economiche (Davutoğlu ha inoltre incontrato esponenti del Syrian National Council e del Syrian Kurdish National Council: sempre con l’obiettivo di trovare alleati anti-Pkk). Oggi, completamente a sorpresa (il comunicato inviato alla stampa due giorni fa dal Ministero degli esteri non ne faceva menzione), si è spinto fino a Kirkuk: città multietnica e ricca di petrolio, abitata anche da turkmeni – oltre che da arabi, curdi e assiri – verso i quali la Turchia funge da protettrice (non disinteressata, ovviamente).