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Day 67 – Un compleanno diverso

Da Thechinup

Quattro tedeschi, una francese, quattro italiani, un’austriaca e due belga. No, non è l’incipit della solita barzelletta, ma la composizione del gruppo con cui lo scorso weekend mi sono avventurato ad Hampi e dintorni,  capitale un tempo del regno hindu.

E’ necessario aprire una parentesi e spiegare il motivo per cui il viaggio è stato seriamente a rischio fino all’ultimo minuto.
Nel lontano 1992 gli hindu distrussero una moschea costruita durante la dominazione islamica in uno degli stati del Nord, rivendicando il possesso del terreno sul quale si trovava la moschea, poiché luogo di nascita di Rama, uno dei tanti dei venerati dagli hindu. Documentandomi sui vari siti internazionali (fortunatamente il TG1 e il TG5 lasciavano ignari i miei genitori dell’accaduto), ho scoperto che questa faida relativa al sito di Ayodhya, è seconda in termini di vittime solo dopo gli scontri fra India e Pakistan.
Cosa c’entra tutto questo?! Semplice, il 30 settembre, giorno della nostra partenza, il tribunale competente si doveva pronunciare sulla paternità del territorio.
In attesa della sentenza, tutta l’India, noi compresi, era con il fiato sospeso in attesa del “Verdetto”. In caso di vittoria di una delle due fazioni erano previsti ulteriori scontri tanto che erano stati mobilitati numerose truppe  in tutto il paese, per mantenere l’ordine, e molti negozi erano  stati chiusi.

[ http://www.bbc.co.uk/news/world-south-asia-11452271; http://www.bbc.co.uk/news/world-south-asia-11441890 ]

Mezz’ora prima della nostra partenza: il verdetto. Territorio diviso in tre parti e scongiurato qualsiasi pericolo. Possiamo partire!

Le strade di Bangalore sono completamente deserte e sembra di attraversare una città fantasma. Così come la città, anche il treno è semideserto, molte persone avevano cancellato il loro biglietto e eravamo quasi gli unici passeggeri, tanto da perdere quell’atmosfera che mi immaginavo di respirare in un treno indiano.

Day 67 – Un compleanno diverso

Nonostante la meta ultima del nostro viaggio fosse Hampi; il treno si ferma a Badami, dove ci aspettano tre taxi che ci accompagneranno anche a Pataddakal e Ahiole.

Stradine sterrate, mercatini, mucche in mezzo alla strada come se nulla fosse…ecco l’India rurale con la quale abbiamo il primo approccio. Badami è rinomata per i suoi templi incavati nella roccia; a Pattadakal (che è, insieme ad Hampi, uno dei due siti Unesco del Karnataka) invece ci sono templi veri e propri; ad Ahiole, invece, solo qualche sasso.
Qui siamo seguiti da alcuni bambini, non chiedono elemosina, ma si divertono a girarci intorno a scherzare con noi e si cerca di comunicare in qualche modo, mentre saliamo su una collinetta. Scendendo passiamo per il loro villaggio dove siamo assaliti da altri bambini tanto poveri quanto allegri. Chiedono al massimo qualche cioccolatino, qualche foto. Ci offrono qualche seme, ci stringono la mano e ci lasciano il loro indirizzo. Vogliono le foto fatte insieme.

Una volta ad Hampi, dopo cena, i ragazzi mi cantano “Buon Compleanno” ciascuno nella propria lingua d’origine.
Giornata surreale e sicuramente diversa, ma questo compleanno lo ricorderò per aver regalato un sorriso a qualche bambino.

Day 67 – Un compleanno diverso

G.


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