I DEBITI SCOLASTICI SERVONO SOLO A ROVINARE L’ESTATE?
SE L’OBIETTIVO E L’APPRENDIMENTO E LO STUDENTE NON HA CENTRATO RIPETERE L’ANNO E UTILE, ANCHE SE “DEPRIME” GLI STUDENTI. MA SE GLI ISTITUTI SCOLASTICISONO RITENUTI UN PARCHEGGIO IN ATTESA CHE I GIOVANI CRESCANO, IL VALORE DEL SAPERE VIENE RIDIMENSIONATO.
I dibattiti sui grandi temi del rapporto tra scuola e familia, tra impegno e disimpegno, tra ciò che si fà in Italia e quello che invece avviene nel resto del mondo fanno ormai parte delle questioni che puntualmente si presentano o all’inizio o al termine di ogni anno scolastico.
La scuola anglosassone, per esempio, pur essendo molto rigida, valorizza le singole individualità, la nostra invece, che per decenni è stata fonte di sapienza, oggi si dibatte tra un modernismo fasullo e concetti raffazzonati di apprendimento.
Se la scuola ha come obiettivo l’apprendimento e l’allievo non raggiunge l’obiettivo, è giusto che deba ripetere l’anno o che debba aggiungere conoscenza studiando durante l’estate ciò che non si è appreso in precedenza. Se viceversa, il frequentare una scuola rappresenta solamente una collocazione provvisoria fintanto che il ragazzo diventa grande, e mentre i genitori sono occupati a svolgere altre attività, il valore che quella famiglia dà all’apprendimento è molto relativo e allora tutto viene ridimensionato e ridiscusso.
Comunque… Lusignolo vi augura un felice Ferragosto, sole caldo e tanto mare… i debiti nella vita, bhè, sono un cammino molto lungo… facile farne, difficile disfarsene. E’ bene imparare fin da giovani a non averne e stare sempre “sulle spalle di mamma e papa’” che non è un modo per non crescere mai, ma per sopravvivere sempre! (Lusignolo oggi un po’ arcigno).
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