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Debito pubblico - Aprile 2013

Da Davix89 @diariofinanza

Ed ecco il solito aggiornamento mensile sul debitone pubblico italiano. Parto subito col dire che rivedendo il mio infinito foglio di lavoro ho scoperto dei grossi errori legati a formule che non si ripetevano e quindi i dati sul debito netto si modificano sensibilmente, specialmente per quanto riguarda lo scorso anno, in cui il debito netto è effettivamente cresciuto meno degli anni precedenti, ma da metà anno (agosto 2012) ha ricominciato a crescere, ritornando ai livelli dell’inizio della crisi del 2011, come se il governo Monti e l’austerity non ci fossero mai stati (siamo appena usciti dalla procedura di deficit eccessivo…).

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Resta comunque il fatto che il debito netto continua a cresce a ritmi superiori alla media degli ultimi 6 anni, seguendo la stessa dinamica del 2011.

Nel frattempo il fabbisogno cumulato dell’intero apparato statale (al netto degli aiuti Europei)dal gennaio ad aprile per il 2013 si attesta a livelli ben più negativi dello scorso anno, segno che la tanto richiamata austerity non è servita a ripianare i conti pubblici, specie se ora verranno a mancare importanti entrate pubbliche, come la rata Imu sulla prima casa di giugno. Il che avvalla ancora la mia previsione riguardo l’impossibilità del governo di “aprire il portafoglio”, in quanto i soldi ancora non ci sono da spendere! "(Sognatevi il blocco Iva e la sospensione Imu a Dicembre. Su questo tema ha ragione Monti quando diceva che se qualcuno bloccherà l’Imu, l’anno successivo al blocco bisognerà introdurre una tassa patrimoniale ben più pesante!)

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Se andiamo anche a isolare il solo mese di aprile, vediamo che il fabbisogno rispetto allo scorso anno si è ampliato, e di conseguenza il debito, che su base mensile è aumentato di 6,5 mld. Certo, non a livelli impressionanti, ma la tendenza positiva in atto dal 2010 ha registrato una brutta battuta di arresto (ad aprile dello scorso anno ci sono stati aiuti verso UE per circa 6,6 mld, mentre quest’anno ad aprile gli aiuti sono ammontati a 2,8 mld).

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Ultimo grafico che ritengo interessante riprendere in mano è quello riguardante il debito pubblico italiano detenuto da investitori esteri (dati rivisti rispetto alle precedenti pubblicazioni in quanto anche su questo foglio di lavoro ho ritrovato errori legati alle formule ). Dopo un inizio anno pressoché stabile, il debito ha cominciato ad uscire oltre confine e non si registrava un’impennata simile da molto tempo: siamo infatti al 35,5% circa al mese di aprile, dai minimi di 34,5% di giugno.

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I Giapponesi sono arrivati in Italia ad acquistare BTP? Dai dati ad aprile sembra molto probabile, ma ora noi dobbiamo ragionare a giugno, e la crescita dei rendimenti potrebbe essere legata anche ad una caduta della quota estera del debito pubblico. Ma questo lo sapremo solo a ad agosto, quando elaboreremo i dati di giugno.

Data la sensibilità dei dati e la natura amatoriale dei miei post, mi riservo sempre di correggere in futuro i dati, e resto comunque a disposizione di eventuali vostre osservazioni.

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