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Decalogo dell’acqua secondo me

Creato il 28 gennaio 2011 da Greenkika

Decalogo dell’acqua secondo me

Ogni tanto mi sembra di impazzire, quando vado in fissa sullo scarico della doccia da cui ogni 5 minuti scendono ben 60 litri d’acqua, o resto attonita con le mani nella bacinella dei piatti e mi si muove dentro un malessere per non poter far altro che gettarla, quell’acqua preziosa, dopo che l’ho usata per due lavaggi e manca poco che me la beva o la raccolga in secchi per usarla come scarico, come se dovessi redimermi da tutti questi anni di godutissimi bagni caldi con le bolle e le palle frizzanti e di gavettoni e di lavaggi d’auto in giardino con grandi schiumate e poca attenzione.

Perciò per non sprecarla, ecco come faccio, e come potete fare anche voi. Niente di speciale, tutto già detto, già sentito. Però. :-)

1. Fare docce sottilissime, no vasca.
Con una clessidra di 5 minuti da tener d’occhio ci si può calibrare e si impara a sfruttare meglio perfino il tempo. Siete in ritardo al lavoro ma la doccia è d’obbligo? Tac, ecco la soluzione per diventare super saette. Quando ci si insapona, per non prendere freddo basta un rivolo sottile d’acqua calda sul coppino.

2. Bottiglie nella cassetta del water
Come? Cosa? La risposta è illustrata qui. Per far caricare meno acqua nella cassetta del water, tuffatevi due o tre bottigliette piene di sabbia o acqua per fare volume.
Inutile dire che se c’è la manopola, è sufficiente regolare il flusso a mano. Logico.

3. If brown, flush it down
Quella per il water non è una fissa, credetemi. Anyway, a meno che non abbiate ospiti, riducete al massimo l’uso dello scarico ed eventualmente let it mellow.

4. Lavare i piatti in una bacinella e usare l’acqua di risciacquo come scarico (sempre del water, che credete?). Per chi ha lavastoviglie, sempre e solo a pieno carico, e per approfittare ulteriormente dell’energia dispersa, ci si può cuocere un tot di cose chiuse in un barattolo ermetico. (EcoCucina)

5. Riusare l’acqua di cottura di pasta, patate, riso
Ottima per sgrassare piatti e pentole, non servono aggiunte di detersivi o altro. Merito dell’amico amido.

6. Riduttori di flusso
In genere i rubinetti moderni li hanno già. Sono i frangiflusso, o almeno così mi piace chiamarli. Servono a ridurre il consumo di acqua e di energia e hanno un tot di nomi stilosissimi.

7. Bere acqua del rubinetto o da vuoto a rendere
Se proprio fa schifo quella del rubinetto e non volete investire in un depuratore o in una brocca filtrante (sulla cui efficacia molti hanno dubbi – inoltre i filtri esauriti, chi sa dove si buttano?), optate per le bottiglie di vetro con vuoto a rendere. Pesano troppo? A me pesa di più la diossina che esala dalla produzione della plastica a caldo, o che si libera quando le bottiglie stazionano a temperature varie nei magazzini dei centri commerciali.

8. Borraccia sempre appresso
Nel kit dell’ecologista, che pian piano vado costruendo e che sembra un po’ quello delle giovani marmotte, c’è anche la borraccia. Vi devo anche spiegare come si usa? :-)

9. Riusare l’acqua di lavaggio delle verdure per bagnare fiori e piante
Se avete fiori e piante. Io avrò l’orticello sul balcone, a primavera. Devo ancora decidere cosa coltivare, ma penso che comincerò con un tot di erbe aromatiche. Pregate per loro.

10. Aggiustare i rubinetti che perdono
Provate, senza fare danni, a cimentarvi nell’idraulica. Poi chiamate pure l’idraulico, ma almeno potrete dire di averci provato :-)

Troppo prolissa? Solo un’aggiuntina e poi vi saluto, dai dai.
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