Magazine Cinema

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Creato il 11 agosto 2010 da Paultemplar

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Mentre a Firenze infuria la peste, un gruppo di persone, giovani e ragazze, si rifugia in una villa, dove il solito cantastorie, per rallegrare l’ambiente, racconta alcune novelle con protagonisti mariti cornuti, frati gaudenti e mogli furbe.
Nella prima novella raccontata, donna Piccarda, una splendida contadina (con spiccato accento napoletano), decide di beffare frate Pasquale, il solito frate puttaniere che la insidia da tempo.

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto
Le novelle raccontate da Rufolo

Krista Nell è donna Piccarda

La donna, aiutata dai fratelli, riesce a farsi sostituire da una sua sguattera brutta come un debito; Piccarda, mandato a chiamare il vescovo, fà sorprendere l’ignaro Pasquale fra le braccia della cameriera, con ovvie risate sotto i baffi degli autori della beffa.
La seconda novella racconta di come Guidobaldo venga beffato da uno spasimante della moglie; l’uomo manda una zingara a vaticinare a Guidobaldo la morte se solo si avvicina carnalmente alla moglie.

La seconda novella: la beffa ai danni di Guidobaldo, Riccardo Garrone

Guidobaldo così fa giacere lo spasimante con la moglie; l’uomo finge di essere morto, e viene quindi trasportato nel bosco.
Li viene raggiunto dalla zingara che incassa il premio pattuito.
Nella successiva, un povero fraticello conosce una bella campagnola e per poter giacere con lei, la introduce nel convento vestita da frate.
Ma il priore scopre il tutto, e fingendo di indignarsi, costringe il fraticello alla penitenza mentre lui si gode le grazie della ragazza.
La quarta novella vede protagonista madonna Brunetta.

Il fraticello e la ragazza protagonisti della terza novella

Il priore beffa l’ingenuo fraticello

La donna è afflitta dalla gelosia del marito, ma trova il modo di farlo cornuto; scoperta una parete di mattoni che divide la sua camera da quella di un pittore, finge di volersi confessare e racconta al marito, che si spaccia per un frate, di essere visitata ogni notte proprio da un altro frate.
Il marito monta la guardia davanti casa, mentre si scatena il diluvio: madonna Brunetta invece si gode la sua notte d’amore con il pittore.

Intermezzo: continua il racconto di Rufolo

La penultima novella vede un giovane nobile rapinato di tutto, incluso i vestiti, dai briganti; l’uomo viene accolto dalla bella moglie di un contadino e naturalmente se la gode.
Il marito, scoperto l’inganno, viene denudato dalla moglie e arrestato dai soldati.
L’ultima novella racconta della beffa ordita da un servitore ai danni del barone Agilulfo, che ovviamente ha una bellissima moglie.

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto
Carla Mancini

Il servitore riesce a introdursi nel letto della moglie del barone, ma quest’ultimo per identificare colui che gli ha insidiato la moglie, gli taglia un ciuffo di capelli.
Il giorno dopo tutto è pronto per l’esecuzione del furbo servitore, il quale però, nella notte, ha fatto tagliare i capelli ai suoi colleghi.
Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statti zitto appartiene alla florida serie dei decamerotici, ai quali non aggiunge nulla; siamo di fronte alle solite beffe che con Boccaccio nulla hanno a che vedere.
Il pretesto è il solito, ovvero mostrare quanta più epidermide possibile delle attricette che costellano il film.
Il regista,Franco Martinelli, porta sullo schermo un soggetto di Bruno Corbucci, creando una serie di novelle che quanto meno sono sgangherate in maniera inferiore rispetto a tanti titoli similari.

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto
Malisa Longo, la baronessa Elena

Nel cast figurano Malisa Longo, la moglie di Agilulfo, Riccardo Garrone, il conte Guidobaldo, Letizia Lehir, la moglie di quest’ultimo, Franco Agostini, che interpreta Rufolo, il racconta storie, Gianni Musy, che interpreta Agilulfo. Piccola parte per la immancabile Carla Mancini, in una delle sue innumerevoli interpretazioni di una cameriera.
Donna Piccarda, la protagonista della prima novella, ciuramente la più riuscita è la bella Krista Nell; piccolo cameo per Maurizio Merli, Pupo De Luca è Fra Pasquale, che passerà un’ora di passione con Adriana Facchetti, imbruttita più del solito.
Null’altro da aggiungere su un film senza infamia e senza lode.

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Decamerone proibitissimo – Boccaccio mio statte zitto, un film di Franco Martinelli. Con Franco Agostini, Enzo Andronico, Alberto Atenari, Bruna Beani, Adriana Facchetti, Riccardo Garrone, Krista Nell, Sergio Serafini, Galliano Sbarra, Maurizio Merli, Malisa Longo, Carla Mancini, Leonora Vivaldi
Erotico, durata 92 min. – Italia 1972.

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Franco Agostini     …     Rufolo da Chioggia
Enzo Andronico    …     Gervasio
Bruna Beani    …     Brunetta
Antonio Cantafora    …     Fra’ Domenico
Fortunato Cecilia    …     Giannozzo
Marzia Damon    …     Martina
Adriana Facchetti    …     Ciuda la serva
Riccardo Garrone    …      Guidobaldo
Ennio Girolami    …     Rinaldo
Letizia Lehir    …     Contessa Floriana
Carla Mancini    …     La cameriera della Baroness Elena
Maurizio Merli    …     Cecco amico di Rinaldo
Gianni Musy    …     Barone Agilulfo
Krista Nell    …     Donna Piccarda
Memè Perlini    …     Guido
Sergio Serafini    …     Rainero
Mauro Vestri    …     Amico di Rainero
Eleonora Vivaldi    …     Marcolfa
Malisa Longo    …     Baronessa Elena
Salvatore Baccaro    …     Brigante
Pupo De Luca    …     Fra’ Pasquale
Jess Hahn    …     Priore

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto

Il cameo di Maurizio Merli

Decameron proibitissimo-Boccaccio mio statte zitto



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :