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DECOSTRUZIONE – lo svuotamento degli stereotipi (II)

Creato il 18 dicembre 2013 da Met Sambiase @metsambiase

Secondo  comandamento stereotipato

2- Non nominare il poeta invano perché o è pazzo o si sta ubriacando nel sottoscala

Tomas Serrano

Tomas Serrano

Poche settimana fa mio figlio (pre)adolescente, tornando da scuola mi ha chiesto chi fosse una certa Ada Merlino che la professoressa di lettere aveva nominato e definito  in classe come una “pazza ma grande poetessa italiana”. Due più due, la Merini nell’immaginario collettivo è stata pazza e grande potessa nello stereotipo  della grande poetessa perché pazza, fiancheggiamento solidale della televisione inculturale del nostro Paese.
Dalla parte della cultura (e della sapienza critica “liquida” di chi fa poesia) bisognerebbe fermarsi a decostruire questo noiosissimo stereotipo, che ronza nel pietismo sociale che liquida e fa annegare la valenza del fare e soprattutto DEL LEGGERE POESIA nel nostro Paese.

Necessario quindi non poco per il percorso della destrutturazione dello stereotipo del poeta

a) pazzo

b) disadattato sociale

3) nullafacente e\o lussurioso

4) incomprensibile

del prezioso articolo di Francesco Sassetto ospitato sul blog culturale Carte Sensibili con una mia breve nota introduttiva.

Ecco il link. Buona lettura.

TRA EQUIVOCI E STEREOTIPI: L’IMMAGINE DEL POETA NELLA SOCIETà CONTEMPORANEA

Berit Hildre

Berit Hildre

http://cartesensibili.wordpress.com/2013/12/18/tra-equivoci-e-stereotipi-limmagine-del-poeta-nella-societa-contemporanea-francesco-sassetto/


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