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Decreto Sviluppo: quale piano per le colonnine di ricarica elettrica nei comuni padovani?

Creato il 07 agosto 2012 da Sostenibileresponsabile

Decreto Sviluppo: quale piano per le colonnine di ricarica elettrica nei comuni padovani?Il DECRETO SVILUPPO è legge ed entro il primo giugno 2014 i Comuni dovranno adeguare il regolamento edilizio prevedendo che per il conseguimento del titolo abilitativo, per gliedifici privati di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadri, e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, diventi obbligatoria l’installazione di colonnine diricarica per le auto elettriche tali da permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio destinato a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box auto.

Per gli edifici residenziali la disciplina ammette la facoltà per tutti i condomini, senza l’obbligo, di procedere all’installazione a seguito di una delibera assembleare approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.

Le infrastrutture destinate alla ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, anche se private, costituiscono opere di urbanizzazione primaria e possono quindi essere realizzate in tutto il territorio comunale in regime diesenzione dal contributo di costruzione.

Tra le misure contenute c’è anche quella dedicata agli incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica.

Dall’anno prossimo arriveranno per il guidatore sceglierà di acquistare un’automobile ecologica saranno messi a disposizione 3 e 5 mila euro di incentivi.  Per beneficiare del contributo occorre rottamare un vecchio veicolo. A disposizione sia dei fondi sia della costruzione di infrastrutture, 210 milioni di euro stanziati.

Il ”Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica” da approvarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto e previo pollice alto del Cipe si occuperà anche dei punti irrisolti del progetto.

Ad esempio, la diffusione massiccia delle colonnine e la crescita della percentuale di vetture elettriche dovrà presupporre la definizione di punti comuni fra le case produttrici e le soluzioni tecnologiche in uso, così da non limitare all’uno all’altro marchio l’asse soluzione ricarica-vettura da ricaricare.

Fonti:



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