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Decreto Terrevive: terreni pubblici ai giovani agricoltori

Creato il 30 luglio 2014 da Informasalus @informasalus


agricoltura
Decreto Terrevive: terreni pubblici ai giovani agricoltori

Per la prima volta lo Stato venderà o affitterà i propri terreni ai giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli. È quanto prevede il decreto 'Terrevive' che consente la messa in vendita o in locazione di 5.500 ettari di terreni agricoli pubblici, con prelazione agli under 40.  Il provvedimento  individua i terreni coinvolti che appartengono al Demanio (per 2480 ettari), al Corpo forestale dello Stato (2148), al Cra - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (882). Ai terreni alienati o locati non potra' essere attribuita una destinazione urbanistica diversa da quella agricola prima di 20 anni dalla trascrizione dei contratti nei pubblici registri immobiliari.
Si tratta della prima volta in assoluto, ha spiegato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, che terreni pubblici statali vengono coinvolti in un progetto di questa portata per incentivare il ricambio generazionale e l'imprenditorialità giovanile in campo agricolo.
“Nei prossimi mesi – ha aggiunto Martina - proseguiremo questo lavoro anche con le Regioni e i Comuni, che potranno dare nuova vita al loro patrimonio di terre agricole incolte. Vogliamo rendere di nuovo produttive tante terre, troppo spesso frazionate, che potranno contribuire al rilancio del settore”.
Il provvedimento prevede che le terre, equivalenti a circa 7mila campi da calcio, saranno concesse in affitto o cedute da settembre, con prelazione per i giovani e con procedure trasparenti. Per la vendita di terreni che hanno un valore superiore ai 100mila euro si procederà tramite asta pubblica.

Al di sotto dei 100.000 euro, come previsto dalla legge emanata dal Governo Monti, si farà ricorso a procedure negoziate, con pubblicazione dell'elenco dei terreni sulla stampa e sul sito dell'Agenzia del Demanio e aggiudicazione alla migliore offerta rispetto alla base di partenza. Alla locazione è destinata una quota minima del 20% del totale delle aree individuate più i lotti che rimarranno eventualmente invenduti, con una prelazione sempre per i giovani. Sia in caso di locazione che in caso di vendita viene riconosciuta una prelazione per gli eventuali conduttori dei terreni.


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