Agricoltura cerca braccia, greci snobbano
Annuncio raccolta pesche: rispondono 5.000 albanesi e 19 greci
08 maggio, 19:14
Giovani greci manifestano contro le misure anti-crisi
di Patrizio Nissirio e Demetrio Manolitsakis
ATENE – Nel suo programma di governo, lo sconfitto Pasok aveva promesso che la Grecia sarebbe tornata “alle origini” rilanciando la sua agricoltura, che avrebbe così generato posti di lavoro. Un piano che sarebbe destinato al fallimento, stando a quanto raccontano le cronache del nord del Paese: un’offerta di impiego nel settore, sia pure temporaneo, è stata completamente snobbata dai giovani greci stritolati dalla disoccupazione, e invece accolta con estremo interesse da migliaia di stranieri. Due settimane fa, infatti, l’Unione Giovani Agricoltori di Grecia, aveva diffuso tramite internet un annuncio, in cui proprietari di coltivazioni dicevano di cercare persone per la raccolta delle pesche nella regione di Imathia e di Pella, nella Macedonia centrale (nord della Grecia). La disoccupazione nella zona ha numeri drammatici: a Pella tocca il 50% e a Imathia è al 25%. L’offerta di lavoro prevedeva un impegno per 6 giorni la settimana, a 23 euro al giorno per 4 mesi l’anno e tutte le spese di vitto e alloggio pagate. Rispondere era semplicissimo, bastava mandare un sms a un numero fornito, per esprimere il proprio interesse. All’ annuncio dell’Unione hanno risposto quasi 5.000 persone, di cui 4.885 di origine albanese (negli anni questi immigrati sono stati impiegati soprattutto in agricoltura e edilizia) e solo 19 greci, fra i quali alcune donne di età superiore ai 60 anni, un medico pensionato e un ingegnere disoccupato. “Quest’anno - ha detto al giornale Protothema il presidente dell’Unione Giovani Agricoltori di Imathia, Nikos Angelopoulos - ci aspettavamo grande interesse tra i greci, vista la crisi e l’alta disoccupazione. Ma sembra che i greci non vogliano occuparsi dell’ agricoltura. Sappiamo che è un lavoro duro, ma quando sei disoccupato, prendi il lavoro che c’è. Probabilmente prenderemo dei lavoratori stranieri dei paesi vicini, Bulgaria, Albania e Fyrom (i greci non riconoscono il nome Macedonia per la repubblica ex-jugoslava, ndr) per soddisfare le richieste”. Nella regione di Imathia ci sono circa 1.700 agricoltori, che per il raccolto delle pesche hanno bisogno di circa 5.000 lavoratori, per 4 mesi l’anno. La notizia arriva pochi giorni dopo che il governo greco ha annunciato che il tasso disoccupazione nel paese ha toccato per la prima volta il 22%.
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