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Delirium post operatorio

Creato il 14 settembre 2014 da Catanesefra

Delirium post operatorioIl delirium post operatorio è una condizione che può insorgere in modo acuto dopo un intervento chirurgico di qualunque tipo. La collaborazione dei familiari della persona operata con l’équipe assistenziale è importante per individuare i primi segni del delirium e gestirlo correttamente. Nella gran parte dei casi il delirium post operatorio, comunque, non lascia alcun segno e la persona riprende poi completamente le sue funzioni cognitive.

La persona, in genere un anziano con più di 65 anni, appare stranita con difficoltà a organizzare il pensiero, scarsa attenzione, scarsa vigilanza e rallentata nei movimenti. Questi segni possono essere più o meno evidenti andando da un lieve stato confusionale fino ad avere vere e proprie allucinazioni (da cui il termine delirium).
Esistono in realtà tre forme di delirium:
- il delirium ipercinetico in cui la persona è irrequieta, agitata, disorientata;
- il delirium ipocinetico, caratterizzato da stanchezza e apatia;
- il delirium misto che presenta caratteristiche delle due forme di delirium.

Interventi più semplici, come per esempio l’intervento di cataratta, sono associati a un basso rischio (4%) di sviluppare delirium a differenza di interventi più complessi, come gli interventi sul sistema cardiovascolare, che hanno un rischio più alto (36%).

Secondo alcuni studi anche l’uso di farmaci può favorire lo sviluppo del delirium. In particolare chi prende abitualmente ansiolitici ha un rischio tre volte più alto di sviluppare delirium in seguito a un intervento chirurgico.

 

Tabella 1

I fattori di rischio associati alle caratteristiche della persona sono:
- età avanzata (sopra i 65 anni);
- disfunzioni cognitive e/o demenza già presenti prima dell’intervento;
- squilibrio degli elettroliti nel plasma;
- frattura del femore;
- presenza di altre malattie;
- stato di denutrizione.

 

In caso di delirium post operatorio è importante:
- individuare e trattare la causa scatenante;
- prevenire gli infortuni e le lesioni a sé e agli altri (soprattutto se la persona è molto agitata e si provoca autolesioni);
- evitare complicanze post operatorie causate dall’agitazione (per esempio in alcuni casi il paziente cerca di strapparsi la flebo, il catetere o altro).
E’ importante fornire assistenza continua a un anziano con segni di delirium, mettendo in atto una serie di interventi per cercare di calmare e orientare nello spazio e nel tempo la persona (vedi tabella sotto).
Se l’anziano lamenta dolore o se dalle espressioni del viso trapela sofferenza è importante segnalarlo all’infermiere o al medico per modificare la terapia del dolore.

 

Tabella 2

Azioni da mettere in atto in caso di delirium post operatorio:
- parlare con tono di voce pacato;
- far usare occhiali da sole per evitare la luce troppo forte;
- ricorrere a tecniche di rilassamento (per esempio massaggi, musica classica);
- stimolare l’anziano a muoversi appena possibile;
- evitare i rumori forti e improvvisi;
- aiutare l’anziano a regolare il ritmo sonno-veglia favorendo un riposo notturno continuo;
- offrire spesso acqua da bere così da prevenire la disidratazione;
- mettere in mostra un orologio di grandi dimensioni e un calendario per favorire l’orientamento spazio-temporale;
- creare un ambiente familiare, utilizzando oggetti conosciuti all’anziano (per esempio fotografie oppure oggetti personali).

 

Per prevenire il delirium occorre riconoscere le persone a rischio intervenendo in modo sistematico nel periodo prima, durante e dopo un intervento chirurgico per eliminare le cause.
In fase pre operatoria gli operatori sanitari devono:
- spiegare ai familiari e alla persona da ricoverare che cos’è il delirium post operatorio;
- richiedere ai familiari una collaborazione con l’équipe medica-assistenziale per il riconoscimento dei primi segni di delirium;
- fare un colloquio con il paziente ed eventualmente richiedere una consulenza pre operatoria da parte di un geriatra.
Durante il colloquio il medico e/o l’infermiere valuterà, con l’ausilio di scale di valutazione, il declino cognitivo e la depressione. Tale valutazione potrà essere poi confrontata nel periodo post operatorio.
Inoltre si valuterà lo stato di idratazione e se ci sono scompensi elettrolitici, così da intervenire per modificare i fattori che possono favorire lo sviluppo del delirium.

Articolo tratto dal sito Ipasvi


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