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Delle fantasticherie nostrane - Un allegro post di consigli

Creato il 25 novembre 2015 da Laleggivendola @LaLeggivendola
Delle fantasticherie nostrane - Un allegro post di consigliCi sono argomenti su cui ritorno ciclicamente, e arrivo a pensare che se ne avessi voglia riuscirei a tracciare il percorso di questi temi, a ipotizzarne i movimenti e a prevederne le ricomparse. Uno degli argomenti è Jane Austen, l'altro è la pochezza dell'ambiente editoriale odierno e l'altro, quello cui fo' riferimento oggi, è la letteratura fantastica in Italia. Però non voglio parlarne come al solito con disilluso rancore, puntando il dito verso le – notevolissime – mancanze della struttura. Quello che scrivo oggi è un post di ottimismo. Perché secondo me per il fantastico italiano si prospettano cose belle, se i singoli editori saranno in grado di fare fronte comune, ché l'unione fa la forza eccetera. Perché di editori ne stanno sorgendo un po', e altri prendono piede. E questo, per me, è un bellissimo segnale.Qui, con fare da spammona, voglio elencare alcune delle case editrici che puntano decisamente sul fantastico, sul fantasy, sullo weird, sull'horror, sulla fantascienza e quant'altro si discosti da una narrativa fatta di realtà effettive ed eventi misurabili. Insomma, qualche consiglio da lettrice. Specifico che non ho ancora testato tutte le case editrici che andrò a citare, tutt'altro, ma so che esistono e che darò una possibilità a tutte, tempo e pecunie permettendo. Invito pure voi, potenziali lettori, a dare un'occhiata, perché alla fine siamo noi a fare la differenza, con le nostre scelte in libreria.Dunque, vediamo. Come posso iniziare a elencare? Che sia ordine alfabetico!C'è la Acheron Books, casa editrice digitale nata per tradurre in inglese opere di scrittori italiani. Io auspico ardentemente che riveda la politica totalmente digitale, perché quei libri li voglio in cartaceo. Pubblica pure Luca Tarenzi, e un buon tot di autori che mi paiono sommamente interessanti. Davvero, spero proprio che decida di affiancare cartaceo e digitale. Cioè, guardate le copertine.C'è la Cut-up, di provenienza ligure, che il 28 novembre annuncerà il proprio piano editoriale alla Miskatonic University di Reggio Emilia – andate e raccontatemi – e che mi pare stia per votarsi allo weird, all'horror e alle fazioni più truculenti di quanto possa rientrare nella categoria urban-fantasy.Delle fantasticherie nostrane - Un allegro post di consigliC'è la Dunwich Edizioni, che adoro e di cui ho parlato piuttosto spesso. Poco a poco sto recuperando tutte le uscite, ormai ha conquistato uno spazio tutto suo nella mia libreria. Cito alcune recensioni, qui, quie qui. Apprezzabilissima anche per i prezzi più che contenuti delle pubblicazioni, che si sono lievemente alzati negli ultimi mesi, anche perché stanno iniziando a tradurre opere anglosassoni.C'è la Gainsworth, che pubblica fantasy, thriller, paranormal e di cui mi riposa da troppo tempo sul comodino un volume dal peso cospicuo.C'è la Hypnos, il cui scaffale guato con interesse ogni volta che mi trovo in quel della Miskanotic, dedita al weird, al gotico e al fantastico, che si prefigge il mirabile compito di pubblicare i classici dimenticati della letteratura di genere.C'è Edizioni Imperium, che pubblica fantasy, fantascienza, erotica, fantasy erotica, horror e quant'altro. Purtroppo al momento è principalmente digitale, ma mi pare di capire che si stia cambiando rotta. Speriamo.C'è la giovanissima Independent Legions Publishing, votata allo splatter-punk e all'horror, ai cui grafici m'inchino perché le copertine sono davvero belle. Il piano editoriale è visionabile sul sito per i prossimi anni, e attendo con ansia di sfogliare le loro pubblicazioni.C'è La Corte, il cui stand ho sguardicchiato con estremo interesse al Lucca Comics, allontanandomene poi perché gli editori – e io li capisco, fate cose belle, non dico di no, ma ANSIA – o almeno gli standisti hanno un modo di approcciarsi che fa istintivamente ritrarre l'appassionato meno ciarliero. Ancora mi fustigo per non aver preso The ghost in love diJonathan Carroll, ma se mi si parla mentre occhieggio io fuggo. Fuggo.Comunque pubblicano fantasy, urban-fantasy, thriller e altre cose che suscitano un più che discreto interesse, quindi consiglio un'occhiata.C'è la Nero Press, di cui recentemente ho agguantato Diurno imperfetto, il cui variegato catalogo vira dall'horror al gotico, dal noir al weird, e che trovo assai interessante.C'è la Origami Edizioni, il cui catalogo comprende fantasy, fantascienza, horror e libri gioco.Delle fantasticherie nostrane - Un allegro post di consigliC'è la Plesio, che pubblica soprattutto fantasy, urban-fantasy e fantascienza, che ho lietamente occhieggiato al Salone di Torino.C'è la Vincent Books, che ha riportato in Italia la saga di The Lone Wolf e che oltre al fantasy pubblica pure thriller, horror e... e il sito è in restyling quindi ho difficoltà a chiacchierarne. Capitemi.Dulcis in fundo c'è la Zona 42, giovane casa editrice di fantascienza e dintorni – ma dintorni piuttosto vicini – grazie alle cui pubblicazioni ho imparato che lo sci-fi non è fatto solo di astronavi e alieni butterati. Ne ho chiacchierato qui, quie qui.Sicuramente sto dimenticando una considerevole parte degli editori giovani e meno giovani che felicemente infestano un'area di genere cortesemente lasciata sgombra dalle case editrici più grandi. Vi invito a correggermi e consigliarmi nei commenti senza remore, così come a curiosare nelle pagine e nei cataloghi di coloro che ho brevemente citato. Mi pareva strano mettermi a chiacchierare di Multiplayere di Gargoyle, ma tutto sommato è bene almeno accennarle come ho appena fatto.Spero di non aver fatto troppa confusione, ma lo dico consapevole del marasma di post che mi è uscito. Voleva essere un elenco, è diventato un acquazzone. Troverò la giusta punizione al mio disordine nell'inferno di link nel quale mi sto cacciando. 

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