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Deportazioni, fermi tutti. Il Governo accontenterà i precari con la Legge di Stabilità

Creato il 01 settembre 2015 da Lavoratore Del Pubblico Impiego Blog @illavoratore

Deportazioni, fermi tutti. Il Governo accontenterà i precari con la Legge di StabilitàFermi tutti, stavolta a cavarsela non saranno gli scugnizzi di Corzano del compianto maestro D'Orta, ma i prof deportati, quelli ai quali la "buona scuola" pensava di affidare i bimbi del nord Italia. E già, perché nella scuola italiana l'offerta di cattedre si concentra nelle regioni settentrionali, mentre è il sud che tradizionalmente fa registrare un'inflazione di domanda per docenze. Il posto fisso, miraggio di tutte le economie depresse, nel nostro meridione d'Italia assume però caratteri del tutto peculiari e specifici: oltre ad avere la fortuna di un datore di lavoro al quale non interessano gli utili, pretende di prescindere anche dall'utilità sociale. Che le classi siano già coperte oppure restino scoperte, la pretesa supplementare è quella di uno stipendio pagato nel luogo di nascita del titolare esercente il diritto alla prestazione. Sarebbe come a dire: sono io il depositario del sapere che ti occorre per prepararti al futuro, quindi caro bambino sarai tu a doverti spostare nel posto dove a me conviene, dove il clima è più mite e dove posso più facilmente fare i miei comodi contando su un umus culturale notoriamente meglio disposto alla comprensione delle umane esigenze più che al fiscale adempimento dei doveri. Dovendo a breve affrontare le consultazioni amministrative e verosimilmente quelle politiche, il Governo allora ha pensato bene di correre ai ripari e fronteggiare l'anacronistica protesta sessantottina dei suoi docenti punti nell'onore, gettando nel calderone omnibus della Legge di Stabilità quella che un tempo si chiamava Legge Finanziaria, anche la risoluzione del procurato allarme alla sicurezza degli insegnanti escogitando tutta una serie di misure tampone che agli scrutini daranno come esiti finali la permanenza in soprannumero nei luoghi d'origine per la quasi totalità dei pedagoghi aspiranti alla pensione anticipata...(fonte 1; fonte 2)


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