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Dermatite atopica… e svezzare dopo un anno

Da Mammabook
Dermatite atopica… e svezzare dopo un anno
   A quanto pare, anno dopo anno, lapercentuale di bambini che presentano allergie è in aumento. Nel nostro casoperò non c’è stata nessuna sorpresa: la dermatite è ereditaria, e da almeno tregenerazioni!   Anche per questo motivo ho volutoallattare il piccolo per almeno tutto il primo anno (ho notato che all’esteropuò sembrare una scelta strana…). Solo che all’età di quattro mesi sonocominciate forti reazioni cutanee, e ho dovuto modificare un po’ la mia alimentazioneper non creare problemi al piccolo. Non tutti i dottori concordano sullesoluzioni ovviamente, ma credo che ogni mamma possa adattarsi studiando lereazioni del proprio bambino.   I latticini sono sicuramente unacausa – per alcuni medici l’unica possibile. A me è bastato sostituire il lattecon un sostituto alla soia, ma la lista di prodotti “fastidiosi” può diventareincredibilmente lunga, fino a comprendere alimenti diciamo non sospetti, vistoche i latticini possono essere contenuti nei conservanti.   A rischio sono anche gli alimentiacidi come agrumi e pomodori, e vari tipi di noccioline. Io li ho eliminaticompletamente, a eccezione dei pomodori. Certo, ci sono state alcune reazionicutanee minori per cui non ho trovato la causa (alle volte può esseresemplicemente lo stess), ma il problema è stato quasi completamente risolto.   Oltre al latte materno, che puòimpedire o comunque rallentare l’insorgere di allergie, è necessaria un’ottimaidratazione esterna. Quindi sì alle creme grasse, da applicare più volte algiorno (soprattutto in inverno) e attenzione ai saponi che possono esseretroppo aggressivi (io uso un olio da bagno lavante). Mi è stato chiesto se housato creme contenente cortisone: pochissimo, e solo in situazioni gravi pernon far peggiorare le cose (a Natale mio figlio era ridotto davvero male!).
   E qui comincia la seconda parte:come lo svezzo un bambino, dopo un anno? Già sa cosa gli piace e cosa no, ed èpiù difficile da convincere di un bebè di pochi mesi. Fino ai 15 mesi ilpediatra mi ha consigliato il latte di crescita: l’ho provato annacquato, conun biscotto dentro, cioccolata… ho provato anche il latte normale perdisperazione: niente. Così ho cominciato a cercare su internet, per vedere cosacombinavano gli altri genitori. Ed ho scoperto che a molti bambini il latte nonpiace. A volte basta cambiare marca, o diluirlo. Altri hanno avuto successodandolo ai bambini con i cereali dentro, col cucchiaio. Questa è stata lasoluzione anche per noi, e sono davvero sollevata di essere finalmente riuscitaa svezzare il piccolo!   Gli ultimi due mesi le poppate sierano ridotte a due: progressivamente ho eliminato prima quella che interessavameno a mio figlio – quella della sera, visto che a cena mangia moltissimo – e poiquella del mattino. Mi aspettavo delle tragedie, per fortuna non ci sono state.La sera non riesco a dare il latte al piccolo, per cui recupero tra merenda egli altri pasti con formaggio e yoghurt adatti alla sua età. Il quantitativo dicalcio dovrebbe tornare…   Spero che la mia esperienza possaesservi utile. Purtroppo nei bambini così piccoli non è possibile fare testallergici perché risultano sempre negativi. Credo sia necessario aspettare dueo tre anni. Nel frattempo la cosa migliore è armarsi di pazienza e procedereper tentativi, non troppo ravvicinati, mi raccomando!

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