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Dessert a caso (e suoceri)

Da Maric740

Dessert a caso (e suoceri)

Per il ponte sono stata in Calabria a conoscere i genitori di Fra. La casa è molto bella, affacciata sullo stretto, fronte-Etna con tutta la costa Siciliana spalancata di fronte e il paese, subito fuori Reggio in cui è situata, è pieno di belle spiagge, che abbiamo trovato ancora assolate e calde.  I suoi mi hanno accolta bene (suo papà mi ha raccolto tanti tipi di frutta che non avevo mai assaggiato in vita mia, come i ‘ficarazzi e le annone’), per non parlare della sorella maggiore e ho mangiato divinamente. Anche tutti gli amici di lui mi sono piaciuti tanto, allegri e pieni di cose da raccontare. Uno di loro ci ha invitati nella sua cascina in mezzo al verde, immersa in un frutteto e ci ha offerto una cena pazzesca. La città è ordinata, pulita e tranquilla (ovviamente ne ho visto solo il centro, ma mi è parso davvero meraviglioso). Insomma, sono entusiasta di tutto! Direi che in effetti è stato perfetto, anche se il tono di voce, in casa di Fra è qualche tono sopra le mie abitudini (AAAAHHFRANCIESCO, ENNUN PRENNI FREDDO COSi?! AFFRANCIESCO; HAI MMMANGGIATTO ABBASTANZA?………..) e dopo qualche giorno pensavo di impazzire e anche a parte il fatto che ho regalato a sua madre un vaso di orchidee da 80 € e lei è allergica ai fiori (Fra non me l’ha detto solo perchè è un’allergia che lei deve aver sviluppato appena mi ha vista). Tralascio un particolare: la madre in questione aveva la strana abitudine di menzionare spesso il passato femminile di Fra e l’ho trovata ”vagamente” competitiva.

2 morali: in Calabria è tutto più bello e costa tutto meno (tranne le Orchidee); la suocera è sempre una suocera, anche se cucina bene.

Dessert a caso (e suoceri)

DESSERT A CASO

Fiocchi d’avena al cioccolato o frutti rossi, o riso soffiato 2 tazze

60 gr di burro

200 gr di cioccolato fondente

biscotti secchi, 2 o 3 a piacere (metti che li devi far fuori)

frutta secca: noci, nocciole, pinoli (idem come sopra)

Avevo gente a cena e niente idee, 0 totale. Succede. Ma soprattutto, nessuna, nessuna voglia di cucinare e questo non mi succede mai. Presa da sconforto faccio sciogliere il cioccolato con il burro e ci sbatto dentro un po’ di biscotti sbriciolati, fiocchi di avena quasi scaduti (giuro, quasi), mandorle e nocciole tritate (4 cucchiai). Mescolo molto bene il tutto e fodero una teglia di carta forno. Ci butto il composto, che risultava morbido, ma non liquido, e premo bene il tutto con il batticarne, in modo da formare uno strato di 1,5 cm ben livellato. Appoggio un altro foglio di carta forno sulla teglia.  Posiziono il coltello sulla carta e faccio pressione in modo d creare dei binari, profondi 1 cm, che poi aiuteranno per tagliare i biscotti, una volta che l’impasto sarà pronto. Faccio la stessa operazione in verticale e orizzontale e creo dei biscotti da 4 cm per lato. Metto la teglia in frigo per un’oretta. Una volta che i biscotti si sono ben solidificati, estraggo tutto insieme dalla teglia e finisco di tagliarli riposizionando il coltello sui binari e dando un colpo secco con il batticarne. Spolvero di cacao amaro e …. meraviglia: minimo sforzo, massimo risultato! (E tante calorie, ma vabbè dai…)



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