Magazine Cultura

Dettato - Sergio Peter

Creato il 23 gennaio 2015 da La Stamberga Dei Lettori
Dettato - Sergio PeterCome si gioca a nascondino da soli? Un bambino cerca un riparo dalla morte del padre e trova nell’aria le voci dei matti, degli animali, dei vecchi e delle donne che popolano i luoghi marginali di una sperduta valle di montagna.
Riti collettivi di addio all’inverno, campane ferme, racconti orali, cadute, incantamenti e ossessioni animano il sorprendente romanzo d’esordio di Sergio Peter che, ispirandosi alla lezione del Celati di Narratori delle pianure e del Calvino delle Città invisibili, dà vita a un ritorno a casa che è anche viaggio iniziatico nei territori della memoria.

Recensione

Un insieme di ricordi autobiografici e di riflessioni sul ruolo dei luoghi e della memoria nella creazione di un'identità individuale e collettiva. Sul confine tra Italia e Svizzera, tra montagna e lago, tra ricordo e poesia, si costruisce una rete di racconti e personaggi, in un fluido succedersi di prosa lirica e dialetto comasco-lombardo, che fa parte del vissuto del narratore-autore.
A leggerlo sembra difficile credere che Sergio Peter sia della classe 1986, perché il senso delle radici della sua narrazione affonda molto in profondità, nella dimensione corale della famiglia e della comunità allargata che chi ha esperienza di vita all'ombra dei piccoli campanili italiani riconosce facilmente.

Attraverso i ricordi della vita di paese, del lavoro del padre, delle piccole abitudini famigliari, emerge un mondo straordinariamente vivido e presente, anche quando il dettato della memoria rievoca fatti o persone ormai da tempo passati nell'oblio.
La vestaglia della nonna, il balcone con la vista su un paesaggio fuori dal tempo, il sapore dell'acqua e l'odore forte di campagna di certi prati, il suono vero delle campane, quando ancora non esistevano i dischi preregistrati e i campanili, oltre a dare un punto di riferimento per orientarsi anche a grande distanza, contribuivano a scandire il passare del tempo in realtà che a volte creano l'impressione di esserne al di fuori, del tempo...

Cosa, però, fa sì che questa raccolta di piccoli aneddoti, episodi di bambini e vecchi, visioni domestiche e storie di partigiani e pescatori di lago non suoni stonata sulla penna di un trentenne e non diventi l'ennesimo amarcord?
L'autore partecipa di una realtà particolare che non è scontato comprendere per chi non ha esperienza di vita di paese. Le persone diventano presto personaggi. Le abitudini leggi e gli aneddoti una vera e propria mitologia. È un filone diviso tra narrazione e poesia che è una delle voci più forti e originali della narrativa italiana, da Giovanni Celati di Narratori di pianura e Italo Calvino de Le città invisibili alla memorialistica di certi racconti di Mario Rigoni Stern e al lirismo delle 'cose' di alcuni aforismi di Federigo Tozzi.

Una semplice genealogia della famiglia assume i toni asciutti e solenni del racconto biblico e contiene il senso di un rapporto continuo con le proprie radici, nei luoghi e nei rapporti di parentela. Una tombola diventa una ballata quasi come attorno a un albero della cuccagna, un inno all'abbondanza, un canto carnascialesco. Paesi altrimenti sconosciuti come Cardano, Piamuro e Loveno acquistano un'anima e diventano non solo il luogo dove corpi umani trovano rifugio ma anche i punti attorno ai quali si costruisce un'identità comunitaria. Non è un caso che il paese di Peter, Grandola ed Uniti, nasca come comune proprio dall'unione di piccoli borghi disseminati tra il lago e la montagna.
E in questo succedersi, a tratti commovente, di ricordi resuscitati, che emergono dai prati come dei fantasmi, come i rintocchi delle campane, di racconti famigliari e episodi di vita di paese si unisce anche la voce normale e sgrammaticata, ma non per questo meno melodiosa, di alcune lettere vere dall'Italia degli anni '20 e della 2a guerra mondiale, che hanno lo stesso tono di pacata e bonaria quotidianità della vita di paese, dove tutto ritorna.
Tanto che alla fine a chi legge sembra di appartenergli, a quei pascoli e a quelle terre che, come suggerisce la citazione di apertura di Robert Walser, per natura sono più vicine alla beatitudine del cielo, nella loro semplice e imperturbabile vitalità.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Dettato
  • Autore: Sergio Peter
  • Editore: Tunué
  • Data di Pubblicazione: 2014
  • Collana: Romanzi
  • ISBN-13: 9788867901036
  • Pagine: 112
  • Formato - Prezzo: eBook - Euro 4,99
Dettato - Sergio Peter

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :