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Dhl lascia Montichiari, arrivano solo i messaggi della Tav

Creato il 05 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
La costruzione dell'aeroporto di Montichiari era stata salutata un prodigio mondiale d'efficienza, ma sta per compiersi un altro miracolo ancora più clamoroso: il collegamento con la Tav più autolesionista che ci sia, come sostiene da tempo Legambiente, fra le voci critiche inascoltate. Dhl nel frattempo, proprio ieri, ha aperto a Malpensa il suo servizio di messaggeria: la riorganizzazione e ristrutturazione dei trasporti continua a deludere il cigno verde.

Dhl inaugura il suo Hub a Malpensa
Legambiente Montichiari perde anche l'ultimo treno.

Mentre continua il tormentone e le liti sulla concessione dello scalo di Montichiari lo scalo perde anche l'ultimo treno dello sviluppo dei trasporti di messaggeria della Dhl. Ieri è stato inaugurato a Malpensa il nuovo hub internazionale Dhl Express. Le nuove attività gestiranno collegamenti con Lipsia, gli Stati Uniti e Hong Kong. Si tratta di un investimento di 3,8 milioni di euro su 12 mila mq dove sono già occupati 70 addetti. Alcune di queste attività sono state trasferite dallo scalo di Orio al Serio e le altre lo saranno successivamente quando lo scalo verrà chiuso al traffico notturno. Così, mentre la politica bresciana punta a dare allo scalo monclarense l'alta velocità più inutile del mondo (nel 2014 sono transitati 14mila passeggeri) Montichiari perde l'ultimo treno e la Dhl abbandona la prospettiva di Montichiari che si è resa impossibile per le liti tra Sacbo, Sea e Save nelle quali i bresciani hanno fatto da "agitata tori negativi" dopo 15 anni di fallimenti gestionali.
le perdite di traffico dei voli postali nel 2014 non hanno insegnato niente, lo scalo sta andando alla deriva. E' maggiore la ricchezza distrutta di quella generata. Del resto dopo la "corda molle" e la Brebemi che sono rimaste vuote ma i costi sono rimasti sulle spalle dei contribuenti, il Metrobus che è un salasso per le casse del comune e per i pendolari della provincia, un tracciato dell'alta velocità che esclude Brescia e il Garda sono un filotto negativo dal quale bisogna riprendersi con una nuova strategia di sviluppo. Pena l'inarrestabile declino economico e ambientale della nostra provincia.

Dario Balotta
Responsabile trasporto legambiente della Lombardia
Brescia 5 febbraio 2015


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