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di asilo, divise, e madri moleste

Creato il 10 settembre 2011 da Silvie

Non c’è niente di peggio che trenta mamme riunite insieme alla prima riunione della scuola materna dei propri figli. Avete presente  una riunione di condominio (luogo dove ogni essere umano si sente autorizzato a tirare fuori la bestia antisociale che a quanto pare alberga in ognuno di noi)? Ecco peggio. Molto peggio. Perché più della casa non mi toccare i privilegini di mio figlio treenne.

Delle ossesse.

Non so se sia stata una riunione, una scuola o una giornata particolarmente agitata, ma io ne avrei prese a schiaffi tre quarti.

Che soprattutto da una con l’ombretto verde anni ottanta spalmato su tutto l’occhio e la tinta rossa sul capello crespo (lo so sono discriminatoria ma certe cose non le posso proprio tollerare) non accetto consigli su come inserire mio figlio all’asilo. Sai io c’ho tre figli ed esperienza a ufa. Bene. Imparare anche a truccarti nel frattempo no?

O l’omino triste di quelli che vanno con la moglie alla riunione che mi dice che la divisina è una cosa sacrosanta perché elimina le differenze. COSA?????MA STIAMO SCHERZANDO???? Elimina le differenze?  Non sentivo una cazzata del genere dagli anni settanta. Mi sono girata con un sorriso che trasudava sangue dai canini. Non l’ho detto ma avrei voluto: io mio figlio lo vesto da H&M, la nostra tata nonché colf veniva a lavorare col Moncler (originale). Forse perché io una volta dato metà del mio stipendio alla signora (più contributi, tredicesima, ferie pagate, malattia e lauta liquidazione,  tutte cose che io manco col binocolo vedrò mai nella vita) col cavolo che mi compravo il Moncler tantomeno lo compravo a mio figlio. Ma di che cavolo stiamo parlando? Ma ancora crediamo a ste cazzate della divisa che elimina le differenze?

Dopodiche siccome sta cosa della divisa a me  un po’ m’aveva imbestialito uno perché io le divise le detesto di principio due perché guarda caso le suorine si erano dimenticate il dettaglio all’atto dell’iscrizione dico sì ma di ste divise bisognerà comprarne almeno tre. Quando la moglie dell’omino si è girata e mi ha detto che si lava la sera e si asciuga per la mattina credo di aver sputato fuoco dal naso. Ma porca minchia volevo dirle ma se tu non c’hai un’emerita cippa da fare tutto il dì ti pare che devi scassare la cosiddetta (minchia) a noi poracce?

Le dico con calma cercando di nascondere il rosso del sangue che mi sale al cervello che dopo una giornata di lavoro e il resto del tempo con mio figlio e probabilmente ancora un po’ di lavoro da fare dopo averlo messo a letto l’ultima, ma dico l’ultima la straultima cosa che vorrei fare è lavare la cazzina divisina. Chiaro il concetto? Peraltro specificando a quel punto che poiché parliamo di pantalone e maglietta è una divisa che si cambia tutti i giorni. Oppure lei signora la maglia a suo figlio non la cambia tutti i giorni? No, perché posso diventare veramente stronza.

Lei risponde allora se ne compri tre.

Dio Santo tienimi ferma.

Abbiamo appena cominciato il cursus studiorum e già vorrei uccidere venti mamme dei suoi compagni. Non va bene.

Ho la sensazione che da adesso fino alla terza liceo sarà il santuomo a partecipare a riunioni di classe. Io no. Io non ce la faccio.

Io rischio la galera.


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