Di plastico in plastico

Il delitto di Avetrana non trova, per il momento, un epilogo certo (alla fine spunterà che l’omicida è il maggiordomo) e questo è un bene, per i media. Che possono essere lì, nel centro più nevralgico d’Italia. Per non parlare, poi, di Bruno Vespa che con queste cose va a nozze.Oddio, non vorrei speculare sulla speculazione adesso. Ma ammetto di avere provato un sussulto quando ho visto apparire, durante Porta a Porta di ieri sera, il plastico di casa Misseri, reminiscenza di alcuni anni fa quando il Paese si “appassionava” al delitto di Cogne. Tutto questo mentre la “concorrenza”, Matrix su Canale 5, trattava il medesimo argomento. Si è parlato a lungo del Grande Fratello, onnipresente in queste circostanze. Non scopriamo nulla di nuovo, però dinanzi alla massiccia presenza mediatica nelle vite altrui (quando magari in altre occasioni è calato un muro di omertà al cospetto di “morti eccellenti”), la nostra intrusione veicolata dall’occhio della telecamera fa sempre un certo effetto. E non è che sia il massimo.