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Di tutte le case

Da Leggere A Colori @leggereacolori
1ce007_db4216406716a625fac22747266af017Di tutte le case, tu eri la casa che non avevo visto, quella all’angolo della strada, quella che sembrava disabitata. Ti sono passata davanti una sera delle mie sere peggiori e non so perché ma mi sono fermata. Mi sono messa lì a fissare le imposte serrate, la porta chiusa a chiave, quel buio intorno, e mi sono detta “Sta’ qui finché non fa giorno”. S’è fatto giorno ed ero lì e le finestre erano ancora chiuse ma qualcuno era sveglio, lì dentro. Sentivo i rumori attraverso i muri con un formidabile udito che non sapevo di avere: l’acqua per il caffè che bolliva sui fornelli, il cucchiaino che urtava le pareti della tazza, lo slittare soffice delle pantofole sul pavimento. Il gatto. C’era qualcuno, lì dentro, che non poteva sentirmi ma che io sentivo, ed eri tu. Sono rimasta lì per giorni interni ad ascoltare la tua vita attraverso i muri, i tuoi caffè e i tuoi silenzi, a immaginare i libri che stavi leggendo, le camicie che indossavi, il numero esatto delle tue cravatte. Poi ti ho intravisto, un giorno che per sbaglio hai aperto le persiane, e sei passato dietro i vetri e mi hai visto anche tu. Non bene, giusto così, di sfuggita, il tanto che bastava. Ho preso coraggio e mi sono fatta più vicina. Mi sono seduta sui gradini di casa e ho acceso una sigaretta. Ho infilato due lettere dalla fessura nella porta. La prima era gialla ed era la mia luce che veniva a te, se mai ho avuto luce. Ti ho scritto direttamente, senza brutte copie, ché Continua a leggere

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