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Di Vittorio: la verità a rate (scadute)

Creato il 21 novembre 2014 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Di Vittorio: la verità a rate (scadute) "DI VITTORIO: stiamo lavorando da mesi per sostenere l'ipotesi del concordato e abbiamo spiegato a Luca Lotti e al Ministro dello Sviluppo Economico (Federica Guidi, cui stamane è arrivata la nostra lettera) che sarebbe disastrosa la soluzione del fallimento disegnata dal commissario del Tribunale.  Disastrosa per le famiglie che perderebbero i risparmi di una vita, messi nel prestito sociale (13 milioni di euro investiti da circa 700 soci). Disastrosa per i Comuni, che in caso di fallimento sarebbero costretti ad accollarsi debiti residui per 27 milioni circa. Una follia che rischia di far saltare tutti, perché non ci sono i margini nemmeno per gestire uno solo di quei milioni."

Questo il monito del Sindaco Andrea Massari in una sua nota di poche ore fa sulla visita a Fidenza di Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualche giorno fa parlava di "crisi finanziaria principiata in un periodo preciso e da scelte che hanno nomi e cognomi" Un susseguirsi quindi di comunicati allarmanti ma nessuna chiarezza. A far chiarezza è il commissario Capretti, incaricato dal Tribunale di analizzare le carte del concordato ed è arrivato a conclusioni che ipotizzano il falso di bilancio.
Ci informa di questo Parma Quotidiano

Di Vittorio: la verità a rate (scadute)

Dichiarazione del sindaco
pubblicata dalla Gazzetta
qualche giorno fa.

"Accuse di falso in bilancio per gli ex vertici della cooperativa Di Vittorio, importante realtà nel mondo dell’edilizia di Fidenza, Salsomaggiore, Parma e di molti altri territori del parmense. Un caso che tiene in ansia centinaia di famiglie: la cooperativa, che da oltre un anno ha avviato una procedura concorsuale, è proprietaria delle abitazioni di molti dei suoi soci e ha in deposito i loro risparmi. Secondo il commissario giudiziale Paolo Capretti, la cooperativa per anni ha messo in atto operazioni illecite per nascondere la realtà e salvare gli interessi degli amministratori. Un buco nascosto di 19 milioni di euro. È questa la causa del dissesto che ha costretto la Di Vittorio a tentare la strada del concordato.
Il commissario Capretti – incaricato dal Tribunale di analizzare le carte del concordato –, già lo scorso giugno ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica, spiegando di aver trovato nei bilanci della cooperativa numeri volutamente errati: “le rettifiche apportate al risultato economico ed al patrimonio netto – scrive il commissario – risultano quantitativamente significative ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2621 e 2622 del cod. civ.”. Per l’appunto, il reato di falso in bilancio."
Rimandiamo alla lettura dell'articolo Di Vittorio: “Falso in bilancio da 19 mln euro” per quel che riguarda i dati che il Commissario ha avuto modo di asseverare e che in parte avevamo via via anticipato su questo blog in 27 articoli. 
A questo punto anche il "tavolo di confronto" richiesto da tempo dalle minoranze consiliari ha perso una seconda gamba, la prima l'aveva segata il Consiglio Comunale. 
L'articolo di Parma Quotidiano è su molti aspetti molto preciso, ma non è detto che emergano altri risvolti inquietanti, ad esempio i "nomi" dei singoli e della società che hanno avuto rapporti con il gruppo cooperativo.  Così come non è chiaro se i piani urbanistici fidentini siano estranei al discorso, insomma, tra via Togliatti e le colline, chi ha giocato a monopoli? 
Di Vittorio: la verità a rate (scadute)


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