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Diablo III, il male è tornato finalmente

Creato il 08 giugno 2012 da Macfordummies @MacforDummies

Sono passati più di 16 anni dal primo capitolo di Diablo (31 dicembre 1996) e circa 12 anni dall’uscita sul mercato di Diablo II (giugno 2000) ; con l’espansione Lord of Destruction, Diablo II ha tenuto incollati allo schermo milioni di videogiocatori per davvero tantissimi anni. Proprio quando le speranze di un sequel stavano ormai svanendo del tutto, Blizzard il 28 Giugno 2008 annuncia Diablo III: ricordo ancora quella giornata di sole, lo stupore nel leggere una notizia simile, forum invasi da utenti commossi e in preda all’esuberanza. Fu davvero uno di quei sogni per gli appassionati della saga che diventava realtà; il 15 Maggio 2012 Diablo III esce ufficialmente sul mercato e registra vendite da record, qualcosa come 3,5 milioni di copie in sole 24 ore!

Diablo III, il male è tornato finalmente

Dopo poco più di una 20ina di giorni in possesso del gioco e dopo più di 100 ore di gameplay possiamo fare una recensione davvero approfondita e partiamo subito distinguendo due visioni che si possono avere del gioco.

Il dolce e l’amaro

Non mi vengono in mente parole più azzeccate per dirvi subito cosa stanno provando milioni di videogiocatori. Da una parte abbiamo chi si avvicina per la prima volta ad un RPG hack’n'slash e trova sicuramente il gioco superbo, divertente, ottimo sotto praticamente tutti i punti di vista; queste sono le persone che prendono il dolce al ristorante: è buono, superbo e ne vogliono ancora, ancora e ancora. Dall’altra parte abbiamo le persone (come me) che stanno prendendo invece l’amaro: ha un gusto sgradevole per certi versi ma è comunque buono; è innegabile purtroppo come molti aspetti che caratterizzavano Diablo II LOD siano spariti, semplificando o cancellando un po’ troppi aspetti RPG come la distribuzione delle caratteristiche, le parole runiche, i punti alle abilità e altro ancora. Nulla toglie al gioco però che se da una parte ha subito qualche semplificazione di troppo, dall’altra parte sono innumerevoli i miglioramenti e le novità; in generale possiamo dire di avere tra le mani un ottimo titolo, ma non possiamo negare che si poteva fare di meglio dopo tanta attesa.

Gameplay, grafica e novità

Gampelay, grafica e novità sono tre argomenti su cui non possiamo lamentarci: Diablo III rimane ancora il re degli hack’n'slash, con un gameplay frenetico, mappe generate casualmente ad ogni partita, una ottima varietà di mostri e demoni, tantissimi oggetti e molto altro ancora.

Diablo III, il male è tornato finalmente

Da questo punto di vista le meccaniche sono le stesse dei capitoli precedenti: un gameplay tutto sommato semplice ma che cela una ampia varietà di abilità, tattiche e strategie; anche se non giocate da anni a Diablo II LOD vi sembrerà di aver abbondato tastiera e mouse solo poche settimane prima.

Il motore grafico è stato quasi riscritto da zero, la differenza con i capitoli precedenti è ben evidente, rimanendo comunque un gioco molto scalabile, capace di girare su molti PC o Mac non proprio recenti; in particolare l’ultima patch disponibile (1.0.2b) ha risolto alcune problematiche con Mac OS X che limitavano gli FPS, rendendo il gioco molto più fluido e spinto su moltissimi Mac.

Le novità rispetto al capitolo precedente sono davvero tantissime, sono passati d’altronde ben 12 anni e vi sono piccole migliorie praticamente in ogni aspetto del gioco: raccolta oro automatica, confronto oggetti, artigiani e fabbri capaci di apprendere sono i primi esempi che mi vengono in mente; sono presenti davvero tantissime piccole migliorie che rendono il gioco quasi completamente nuovo anche a chi proviene dai due capitoli precedenti.

Le difficoltà delle prime settimane

Chi si aspettava che sarebbe andato tutto liscio al lancio era un illuso, compresa la casa Blizzard: era prevedibile un intasamento dei server di gioco, ma se dobbiamo essere sinceri non ci aspettavamo un servizio a questi livelli. Vi ricordiamo innanzitutto che il gioco funziona completamente online: non possiamo che ringraziare chi ha piratato il capitolo precedente nonostante costasse ormai una decina di euro.

I primi giorni di gioco comunque sono stati un inferno: errore 37, disconessioni e server spesso in manutenzione improvvisa, senza il minimo preavviso; possiamo difendere Blizzard perché la stessa casa produttrice non si aspettava qualcosa come 4,7 milioni di account creati nelle prime 24 ore, un carico di conseguenza di connessioni terribile per i server.

Ora, dopo qualche arrabbiatura di troppo, le manutenzioni dei server sono più rare e programmate fortunatamente: Blizzard avvisa chiaramente nella schermata di gioco principale eventuali manutenzioni di qualche ora, tese comunque a migliorare il gioco; a tutti non fa piacere stare offline e non poter giocare, ma Blizzard è lì al lavoro per offrire nelle prossime settimane, mesi e anni un gameplay ottimo per tutti.

Peccato comunque per la prima settimana perché ci sono stati molti utenti che non hanno giocato per giorni: non possiamo dire si poteva fare di meglio perché non siamo stati alla sede Blizzard a verificare che tipo di problemi ci sono stati, ma non è stato un lancio ottimale, per nulla.

Casa d’aste, cooperativa multiplayer e difficoltà

Una delle tante novità è la casa d’aste, una sezione del gioco in cui qualunque giocatore può piazzare all’asta fino a 10 oggetti alla volta: si possono vendere armi, armature, gemme e qualunque altro oggetto del gioco; i pagamenti sono previsti solo in oro per ora ma dal 12 Giugno (salvo altri ritardi) apriranno anche le aste in valuta reale, potendo vendere in euro! Questo è un aspetto molto interessante del gioco, che aggiunge quel mercato che mancava un po’ nei capitoli precedenti o che meglio c’era ma non era regolamentato; ovviamente Blizzard prenderà delle commissioni per ogni vendita ma è possibile ritirare i propri soldi guadagnati con le aste trasferendo il proprio ammontare su un conto PayPal.

Se il gioco è davvero divertente già in single player, in cooperativa con gli amici o in partite pubbliche vi assicuriamo che lo è ancor più: gli stendardi che permettono di raggiungere un giocatore istantaneamente ovunque si trovi, gli effetti grafici delle skill che si sommano, i nemici che aumentano la loro vita e danno più giocatori si connettono e altri aspetti ancora rendono il gameplay multigiocatore superbo. Unica pecca che abbiamo riscontrato il limite massimo di 4 giocatori a partita: mi è già capitato di voler invitare un amico appena connesso ma trovarmi impossibilitato perché già in 4 in game.

Le difficoltà presenti nel gioco sono normale, incubo, abisso e inferno; normale dobbiamo dire che è quasi un tutorial, nemici cattivi ma non troppo e tutto sommato si va avanti in maniera semplice con un po’ di pazienza. Da incubo in poi iniziano i problemi e sono stato costretto più volte a cercare qualcosa in più nella case d’aste: la difficoltà del gioco insomma è molto più accentuata dei capitoli precedenti, anche se ancora un po’ sbilanciata; è possibile infatti spesso trovare più difficoltà con qualche gruppo di demoni che con i vari boss del gioco.

Trama

Senza anticipare nulla a chi deve ancora comprare/finire il gioco, personalmente la trama dell’intero gioco mi è piaciuta moltissimo; i filmati di intermezzo e quelli di fine atto sono davvero ben realizzati e mostrano una definizione realizzata in computer grafica che si fatica quasi a distinguere dalla realtà. Non ci esprimiamo ulteriormente per non entrare in nessun dettaglio e non spoilerarvi nulla di nulla, ma la storia del gioco merita davvero.

Conclusioni

Diablo si riconferma il re degli hack’n'slash: il terzo capitolo, per quanto differente rispetto ai precedenti non muta il suo gameplay frenetico e le meccaniche di gioco che rendono molto appassionante il gioco. Sicuramente molti utenti dei precedenti capitoli si aspettavano qualcosa di meglio, me compreso: far sparire alcune tematiche del gioco semplificando alcuni aspetti fondamentali di un classico RPG ci è sembrata una mossa per far vendere il più possibile il gioco più che una novità gradita a tutti. Difatti, chiunque può creare un eroe e finire il gioco a difficoltà normale, ma alcuni aspetti potevano rimanere; insomma, indiscutibile che si poteva fare di più, speriamo che con qualche patch e chissà con future espansioni Blizzard non possa farsi un po’ ricredere.

Se guardiamo comunque il gioco come titolo singolo e non come terzo capitolo della saga, il gioco è semplicemente superbo, accattivante ma soprattutto divertente: giocare con i propri amici in cooperativa è davvero piacevole. Se da un lato alcuni aspetti sono stati eliminati o semplificati, sono davvero tantissime le novità che ci faranno apprezzare comunque il gioco anche se proveniente dai capitoli precedenti.

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