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Dialogo fra Luca Govoni ed un’istruttore di scuola guida (arrabbiato)

Da Motovita

Il seguente dialogo è iniziato con un commento pubblico da parte di un istruttore di scuola guida al seguente articolo:
Come imparare veramente a guidare una moto: le basi tecniche che nessuno vi spiegherà mai…

1. Istruttore

Buongiorno mi chiamo (nome rimosso) e faccio l’istruttore (per le sole patenti di categoria A) presso l’autoscuola gestita da (nome rimosso) a (località rimossa).
Non nascondo che leggendo alcuni pareri qui pubblicati mi sono quanto meno “risentito”non parlo per la categoria, ma per il motociclista, l’istruttore, ed il padre che proprio non si riconoscono nei giudizi da voi espressi).
Mi presento: ho (età rimossa) anni da quando ne avevo 10 utilizzo veicoli a 2 ruote, ho fatto cross, ho utilizzato moto da enduro, da strada, ho provato a girare più di qualche volta in pista, in passato per 2 anni ho fatto il meccanico a tempo pieno presso un concessionario di moto adesso, quando il tempo me lo permette, faccio il turista su due ruote insieme a mia moglie anch’essa centaura! Ho (numero rimosso) figli, il più piccolo va in moto da quando aveva (età rimossa) anni, … (parte rimossa per questioni di privacy).
Come molti di voi ben sanno quelli che snocciolano troppo facilmente teorie motociclistiche molte volte sono i bikers che vanno in moto al bar il sabato mattina e tornano a casa la sera senza aver fatto più di 10km e che nella loro vita hanno fatto in tutto 10000km e sono andati una sola volta a girare in pista, io non faccio parte di questi, ne io ne molti altri colleghi che in sella alle motociclette hanno girato e ancora stanno girando veramente parecchio!
Nella nostra scuola guida non esistono “ROTTAMI” i mezzi di tutte le categorie sono perfetti e regolarmente controllati anche perché, oltre all’uso professionale, ciascuno di essi viene usato anche per uso privato dai membri della nostra famiglia. Oltre a questi veicoli ai candidati vengono messi a disposizione GRATUITAMENTE dispositivi di protezione di ottima qualità e per quasi tutte le taglie.
Ora vi spiego qualche cosa in più: nel 2015 la parola d’ordine dei potenziali clienti è: quanto costa la patente della moto? E subito dopo: quante guide dovrò fare? Noi abbiamo deciso di rispondere in questo modo: il costo per la patente è “TOT”, riguardo le guide: dipende se aspiri semplicemente a superare le prove previste per l’esame o se vuoi anche imparare ad andare in moto; nel primo caso ti consigliamo di rivolgerti a uno qualsiasi dei “discount della patente” disseminati in tutte le città d’Italia, se invece vuoi andare in giro un pochettino più sicuro parliamone e vedrai che sicuramente troveremo il giusto accordo.
Non nascondo che così parlando molti dei potenziali clienti vengono inesorabilmente perduti ma, da padre, davvero non me la sento di mettere in strada un ragazzo di 14, 16, 18, o 24 anni che sa solo stare in equilibrio per evitare alcuni birilli e accenna a fare una pseudo frenata di emergenza. Detto questo ai pochi che decidono di diventare nostri clienti affidiamo anche un opuscoletto, redatto e stampato da noi, dove oltre alle risposte per l’esaminatore di turno viene trattato anche: come si guida, come si utilizza il cambio, come si frena sui vari terreni e con vari tipi di moto, come si scelgono e si utilizzano i dispositivi di protezione, e non ultimo come ci si prende cura del proprio veicolo.
Chiedo quindi, a tutti gli interlocutori di questa rubrica, di evitare di generalizzare perché così facendo si rischia di offendere quelli che, come me, non si riconoscono assolutamente negli esempi che citate. Posso assicurarvi che in (località rimossa) le “autoscuole serie” ci sono, fanno sempre più fatica a stare a galla e a reggere il confronto prezzi con i “discount della patente”, ma ci sono ancora!! Sono i clienti che purtroppo non sempre riescono a riconoscere al volo questa differenza e scelgono solamente pensando al portafoglio invece che alla vita propria o peggio ancora del proprio figlio!!
Mi scuso per essermi dilungato, ricordo a tutti che sono anche pronto a rispondere più esplicitamente in privato a chiunque voglia contattarmi ragion per cui lascio un indirizzo mail (indirizzo rimosso)
E come dico sempre Buona strada a tutti i motociclisti!!

2. Luca Govoni

Bentrovato (nome rimosso)!
Lasciami dire che sono felice di leggere il tuo commento sul mio blog sebbene io non abbia certamente una buona opinione degli istruttori delle scuole guida, parlando in generale.

Naturalmente i miei giudizi si basano sulle mie esperienze personali. Le scuole guida della mia zona sono pessime e questo è un dato di fatto. Ma di certo non sono tutte così!
Dalle mie parti gli istruttori ti seguono a distanza a bordo di un’automobile, ti dicono che devi frenare soltanto con il freno posteriore, ti esortano a tenere la frizione tirata quando esegui le frenate. In poche parole ti insegnano ottimi metodi per farti del male…


Il problema, come ben saprai anche tu, è che spesso coloro che “insegnano” una determinata materia non sono motivati dalla passione.

Ma torniamo a noi. Hai ragione, le generalizzazioni sono sbagliate e di solito non portano a nulla di costruttivo. Mi dispiace che le mie parole ti abbiano in qualche modo offeso, ma sappi che non ce n’è motivo.

Se è vero ciò che scrivi allora tu non fai certamente parte del gruppo di persone che vado criticando.

Le generalizzazioni mi servono per far capire alla gente che non dovrebbe mai fidarsi a priori di chi sembra essere “esperto” di un dato argomento.

Quello che voglio trasmettere ai miei lettori è che ogni consiglio e insegnamento va messo in discussione e mai accettato come verità assoluta. Nemmeno i miei consigli sono verità assoluta, infatti sprono le persone a testare personalmente ciò di cui scrivo.

E’ raro che dica a qualcuno: “non fare questo, non fare quello”. Piuttosto dico: “prova a fare questo e vedi che succede. Poi però prova a fare anche quest’altro e dimmi cosa ne pensi”, cosicché la persona arrivi autonomamente a ragionare su certe questioni.

Gli insegnamenti (validi) si trasmettono soprattutto attraverso il buon esempio, sei d’accordo su questo punto? Ora, se un istruttore non va in moto, come può dare il buon esempio? No, non può e si limiterà a fornirti nozioni sterili e spesso errate.

A tal proposito sono lieto di leggere che tu e la tua famiglia siete appassionati di moto e scooter e che cercate di educare seriamente i giovani alla guida e alla sicurezza stradale.

Possiamo approfondire il discorso in via privata, se ti va. In passato ho già tentato varie volte di coinvolgere le scuole guida nella mia attività online. Ne ho contattate circa sessanta (sì, hai letto bene: 60) ma nessuna di esse si è neppure degnata di rispondermi con un banale: “grazie ma non siamo interessati”.

Capirai dunque la mia scarsa opinione di chi lavora in quest’ambito, che tuttavia reputo molto importante.

Tu sei il primo a scrivermi. Lo fai addirittura in maniera spontanea e sembri mettere dedizione e professionalità nel tuo lavoro, perciò non voglio farmi scappare questa opportunità ;-)

Luca Govoni

3. Istruttore

Buongiorno Luca, anzi sig. Govoni, sono (nome rimosso) ho risposto in rete ad un suo blog del 26 marzo dove “scopiazzando a destra e a manca dai vari blog che ci sono in rete” ha messo in piedi un bel vademecum sull’utilizzo delle 2 ruote.
Lei è libero di scrivere e far proprie tutte le teorie del mondo, ma non di criticare a priori quelli che erroneamente chiama “insegnanti di guida” che in realtà si chiamano istruttori e che magari a sua insaputa di motociclette potrebbero saperne più di lei e di quanti snocciolano cattiverie gratuite sulle scuole guida.
Non generalizzo nemmeno io, essendo del settore so benissimo che esistono “scuole” con la “s” minuscola che come dice lei preparano solo a superare l’esame (che tra le altre cose è quello che solitamente vuole il cliente con il minor sforzo ed esborso possibile), ma garantisco che ci sono scuole dove la moto si insegna davvero ad usarla, ho allievi con i quali una volta presa la patente andiamo insieme a far enduro in Italia e all’estero, altri che mi portano con loro a provare le moto prima dell’acquisto, come me nella mia zona MCTC di (località rimossa) ce ne sono molti altri, abbiamo esaminatori che non sanno andare in moto vero, ma altri che in passato sono stati sportivi nelle varie discipline su 2 ruote.
Tutto quello che lei ha scritto nel suo blog noi lo spieghiamo e trasmettiamo ai nostri allievi, con la differenza che sul nostro manuale esiste alla fine un indice ed una sitografia (non pretendiamo che sia tutta farina del nostro sacco), inoltre mi differenzio da lei perchè le mie critiche le ho rivolte a lei personalmente e non pubblicamente come ha fatto lei generalizzando sulla categoria!

Saluti

(nome rimosso)

4. Luca Govoni

Bene, dammi le prove del fatto che ho copiato a destra e a manca. A parte immagini e filmati, cosa avrei copiato e da chi?

Seconda cosa, io non ti ho offeso personalmente e non ti ho accusato di nulla, al contrario di ciò che hai appena fatto tu.
Ti ho solo raccontato la mia esperienza con le scuole guida.

Terzo, potresti gentilmente inviarmi il vostro manuale di guida? Sarei curioso di leggerlo, magari potrei anche imparare qualcosa di nuovo.

Saluti

5. Istruttore

Quel che è certo è che allora adesso siamo in due ad essere offesi.

1°) Questo non l’ho pubblicato di certo io:

“quelle degli insegnanti di guida sono frutto di un mix di teorie antiquate, spesso scollegate dalla pratica e per nulla incentrate sul fattore sicurezza.
Tanto per essere chiari, sappiate che gli istruttori delle scuole guida non sono quasi mai motociclisti praticanti. Ammetiamo pure, senza peli sulla lingua, che lo scopo delle scuole guida è semplicemente quello di far superare ai propri clienti l’esame per acquisire la patente.”
2°) Anche io posso sostenere che le stesse teorie che ha scritto Lei per “esperienza personale” le ho lette in rete già 10 anni fa (ma non si senta offeso nel caso invece abbia casualmente riscritto le stesse cose di suo pugno!)
3°) Il nostro opuscolo cartaceo è riservato solamente ai nostri allievi; non vorrei mai ritrovarmelo “clonato in veste nuova” sulla rete: inoltre senz’altro non troverebbe scritto niente che lei, dall’alto della sua esperienza motociclistica, già non conosca.
Saluti

6. Luca Govoni

Le mie non sono mica teorie inventate da me. Controsterzo e controbilanciamento sono alla base del controllo di qualsiasi mezzo a due ruote e provengono semplicemente dalla comprensione di una cosetta chiamata “fisica”.

Ti vengono insegnate anche nei corsi di guida sicura (quelli seri, perlomeno).

Inoltre non sono “teorie” ma tecniche di guida vere e proprie.

Per quanto concerne gli istruttori di scuola guida, io davvero continuo a non capire perché tu ti senta tanto offeso (ma un’idea me la sono fatta). Quello che ho scritto deriva da un’esperienza personale e posso tranquillamente dimostrarti le mie parole. Vuoi che ti metta in contatto con le due scuole guida della mia zona? Lo faccio volentieri, così puoi tu stesso verificare che i loro istruttori di moto non sono mai andati in moto in vita loro. Questo è un dato di fatto e se ti fa arrabbiare è un problema tuo, non mio.

Inoltre ho parlato con decine di persone che mi hanno confermato come alcuni insegnamenti ricevuti durante le guide per la patente A fossero errati e addirittura pericolosi. Anche a me hanno detto che dovevo usare soltanto il freno posteriore nel lontano ’96 quando ho acquisito la patente A. E poi la storia delle marce che vanno scalate tutte quante in sequenza un attimo prima di fermarsi. E il freno motore dove lo mettiamo?

Ora, quale razza di irresponsabile andrebbe mai a dire cose del genere ad un ragazzo che dopo pochi giorni salirà su una moto che può superare i 200 km/h? Eppure questa è la realtà, che tu lo voglia o no. Io preferisco pensare che queste persone siano semplicemente ignoranti e che da parte loro non ci sia realmente la volontà di inculcare nei loro clienti concetti pericolosi…

Per fortuna non tutti sono così!

Io mi sento in dovere di criticare tutto ciò che reputo sbagliato e controproducente perché voglio che i miei lettori siano consapevoli di ciò che fanno.

La vera differenza fra te e me è che io faccio tutto questo gratuitamente. Lo faccio per passione e non chiedo nulla in cambio, al contrario tuo e di chiunque altro abbia la pretesa di “istruire” le persone dietro compenso economico.

Credo che il punto sia proprio questo: a te rode il fatto che io lo faccia senza chiedere nulla in cambio, mentre tu campi su queste cose. Correggimi pure se sbaglio!

Spesso le persone mi ringraziano e mi confermano spontaneamente, senza alcuna manipolazione da parte mia, che dopo aver letto i miei articoli si sentono più sicure e abili nella guida. Alcuni mi dicono di aver imparato di più dalla lettura di un mio singolo articolo piuttosto che nell’intero corso per ottenere la patente A.

Ora, siamo sicuri di voler ignorare tutto questo? Vogliamo fare finta di niente? Vogliamo proprio dire che le scuole guida sono tutte valide e che formano ottimi motociclisti?

Io dico semplicemente che ne esistono di valide, ma che in generale è meglio non prendere per oro colato ciò che “insegnano” i loro istruttori, specialmente se si tratta di persone che non vanno abitualmente in moto. E’ così assurdo ciò che affermo? No, si tratta semplicemente di buon senso.

Bene, credo che non abbiamo ancora molto da dirci a questo punto. Tu rimarrai della tua idea mentre io mi terrò la mia, quindi non posso fare altro che augurarti buon lavoro con i tuoi giovani allievi, sicuro del fatto che trasmetterai loro reale passione e il desiderio di migliorarsi costantemente nella guida.

Luca Govoni

Considerazioni personali aggiuntive:

Ci sarebbero tante cose da dire, ma in definitiva ciò che più mi ha deluso di questo sterile scambio di critiche è l’ultima parte del messaggio n. 5. In sostanza questo istruttore di scuola guida sostiene di essere in possesso di un opuscolo che insegna ai ragazzi ad andare in moto, il che mi pare un’ottima cosa almeno a livello teorico (poi bisognerebbe vedere cosa c’è scritto in questo fantomatico manuale del giovane motociclista).

Ciò che mi provoca profonda delusione è il rifiuto dell’istruttore alla mia richiesta di poter leggere il suo opuscolo/manuale.

Sono dell’idea che la conoscenza vada condivisa con tutti e il più possibile. Io condivido la mia attraverso questo blog, mentre l’istruttore lo fa solo con chi lo paga per ottenere la patente. Come dire: “certo, noi sappiamo perfettamente come si guida una moto in sicurezza, ma lo diciamo soltanto a chi ci paga. Gli altri? Peggio per loro”.

Cosa ci sarebbe di male se io imparassi qualcosa di interessante dall’opuscolo e decidessi di condividerlo con voi sul mio blog? Ne gioveremmo tutti quanti.

Ora voi mi direte che le scuole guida fanno giustamente il loro interesse, e avete ragione. Tuttavia trovo triste tutto ciò, molto triste.

La conoscenza è il bene più importante di cui disponiamo per aumentare la nostra consapevolezza e diventare persone migliori. Tenerla segreta, o peggio ancora concederla dietro compenso economico lo trovo semplicemente brutto.

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