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Diario africano - 29/Il gorilla pensoso e la giraffa seduta - Primo atto

Creato il 26 novembre 2014 da Mapo
Diario africano - 29/Il gorilla pensoso e la giraffa seduta - Primo atto
- Gorilla pensieroso (G.P.): ciao!
- Giraffa seduta (G.S.) (senza voltarsi): ciao- G.P.: che fai?- G.S.: guardo l'orizzonte, da qui in alto si vede quasi tutta la Savana. Pensa quel bastardo del Re Leone, è tutta roba sua! Se poi penso che Tarzan l'hanno girato in un giardino botanico mi viene male!- G.P. (grattandosi il mento): mumble mumble- G.S.: piantala con questi suoni onomatopeici, non vanno più di moda da anni!- G.P.: dovrò ben far capire a chi legge che sono pensieroso!- G.S.: dici che non basta la tua faccia da pirla?- G.P. (urla): screanzata! La tua è tutta invidia. C'è gente che viene da tutto il mondo per venire a vedermi. Pagano 500 dollari per camminare ore ed ore nel fango, in salita, solo per scattare una foto mentre sono a cena con la mia famiglia. Voi siete ovunque, a macchia di giraffa.- G.S.: leopardo, a macchia di leoparto- G.P.: chi se ne importa. Con quel collo lungo così aristocratico e quelle orecchie ridicole siet...- G.S.: ma sedute no- G.P. (perplesso): che vuol dire?- G.S.: pensaci bene, quante giraffe sedute ti è capitato di vedere in tutti questi anni in cui ti trascini da una liana all'altra in Uganda? Di gorilla che si grattano invece...- G.P. (ancora grattandosi il mento): mumble mumble- G.S.: ancora?- G.P.: scusa, pensavo. Effettivamente hai ragione. Beh, perché sei seduta?- G.S.: torcicollo. Guardare tutti dall'alto in basso non è male, ma credo di avere una macchia sulla schiena per ogni scatola di voltaren che ho finito a furia di chinarci a parlare con animali inferiori.- G.P.: ti va una birra?- G.S. (abbozzando un mezzo sorriso): sono sotto antibiotici, ma va bene. Al diavolo!- G.P.: Nile Special?- G.S.: non ci penso neanche: Tuskers!- G.P.: ok, ne prendo un paio. Ricordiamoci del vuoto a rendere
(I due animali, sempre dandosi le spalle, sorseggiano a canna la birra)
- G.P.: che leggi?- G.S.: in che senso?- G.P.: beh, sei seduta su un libro, non pensavo fosse un caso!- G.S: a dire la verità mi piaceva il colore. Queste edizioni, poi, sono comode.- G.P.: che premio nobel...
L'immagine dell'Africa più diffusa in Europa? Fame, bambini scheletrici, terra riarsa e crettata, bidonville, carneficine, Aids, torme di profughi senza tetto, senza vestiti, senza medicine, senza acqua né pane.E il mondo corre in aiuto.Come in passato, così anche oggi l'Africa è vista oggettualmente, come il riflesso di un'altra stella, come territorio e campo d'azione di colonizzatori, mercanti, missionari, etnografi, organizzazioni umanitarie.E invece, a parte tutto il resto, essa esiste anche in sé e per sé. Un secolare, chiuso continente a parte, dove coesistono boschi di banani, magri campicelli di manioca, giungle, lo sterminato Sahara, fiumi in via di prosciugamento, boscaglie che si diradano, mostruose città malate: una zona del mondo percorsa da un'inquieta, violenta carica di elettricità
- G.P.: Kapuscinski, Ebano, pagina 196.- G.S.: come hai fatto?- G.P. (con una punta d'orgoglio): mi piace leggere e lui è uno dei miei attori preferiti. Sai, nella foresta non c'è molto da fare. I ranger ci costringono con i fucili sempre su quei tre o quattro alberi. "Questione di comodità" dicono, per via dei turisti, almeno non rischiano di girare troppo intorno. O troppo poco... sai, questi Muzungu con la Nikon hanno bisogno di tornare a casa e raccontare a tutti che i gorilla si vedono solo dopo una camminata pazzesca tra le foglie della giungla.- G.S.: già, immagino. Mi dispiace- G.P.: va bene così, in realtà ci portano da mangiare quello che vogliamo e ho un sacco di tempo per leggere.- G.S. (sorridendo): eh eh, sai, non sei tanto male per essere uno stupido gorilla con l'ascensore sempre alzata.- G.P.: grazie, anche tu. In effetti non ho mai conosciuto una giraffa seduta, ma se siete tutte così vale la pena coprirvi di sedie appena nate!
(Ridono, Simba sullo sfondo sale sulla rupe e con il suo ruggito dichiara finito un altro giorno d'Africa. Il sole cala nel tempo di un rutto)
Fine primo atto. Sipario.
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