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Diario di viaggio: Messico prima parte

Creato il 14 agosto 2015 da Elena Zappi
Diario di viaggio: Messico prima parte

Eccoci finalmente in Messico, vi scrivo da San Cristobal de Las Casas colorata cittadina del Chiapas; con questo articolo voglio riassumervi quello che è stato questo primo pezzetto di questo viaggio visto che domani saremo in Guatemala e inizierà una nuova parte del viaggio. [#mayanroad]

(Messico, Guatemala e Belize on the bus)

Siamo arrivati a Città del Messico dopo 20 ore di volo, sfiniti, ma la voglia di scoprire questo nuovo continente è tanta, nuovo in tutti i sensi perché dopo tanti anni in Asia abbiamo deciso di cambiare. L'impatto è totalmente diverso, non c'è umidità che ti appanna gli occhiali, non ci sono clacson che suonano all'impazzata, non ci sono mille venditori o taxisti abusivi, è tutto diverso.

Iniziamo il nostro primo giorno con colazione sul terrazzo del nostro ostello con vista Catedral Metropolitana e ci prepariamo a scoprire con un tour davvero ben fatto (devo ringraziare Marika per la dritta) che ci accompagna tra le bellezze della città, la nostra guida Miguel ci racconta leggende messicane e aneddoti mentre percorriamo le strade di Città del Messico. Si vede l'influenza spagnola, quella francese e anche quella italiana; strada dopo strada percorriamo la storia di questa città. Siamo ancora scombussolati dal viaggio ma l'entusiasmo non manca e quando finalmente raggiungiamo Coyoacan per visitare La Casa Azul di Frida y Diego allora realizzo di essere davvero in Messico in questo quartiere il tempo si è fermato e sembra un sogno.

Diario di viaggio: Messico prima parte

Il secondo giorno inizia con Teotihuacan il primo sito archeologico del nostro viaggio e qui ci scappa la prima lacrimuccia perché si lo ammetto, mi sono emozionata guardando la Piramide del Sol: ho realizzato che quello che ho visto in tante foto e documentari era effettivamente vero e che, così dal vivo era ancor più d'effetto. Scalare la piramide, arrivare in sulla cima e gocciolante di sudore sedersi per osservare e immaginare quanto dovevano essere possenti queste città, non ha davvero prezzo; noi ci siamo lasciati trasportare dall'immaginazione!

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Lasciamo Città del Messico per raggiungere Oaxaca, primo bus notturno con la ADO, voto 7, nulla a che vedere con gli sgangherati bus Asiatici l'aria condizionata non ti uccide, diciamo OK.

Oaxaca capitale dell'omonima regione, è una cittadina coloniale che ci regala i primi veri colori messicani. Arrivando in città all'alba decidiamo di non perdere tempo e di visitare subito Monte Alban il sito archeologico più importante della zona. Apre alle 8 noi siamo li alle 7 e ci godiamo il sole che sorge sulla Valles Centrales. Le rovine sono altrettanto belle e poterle vedere in totale solitudine è magnifico.

Facciamo ritorno in città e tra una via e l'altra non possiamo che ammirare gli splendidi colori delle case messicane: la musica è sempre in sottofondo e tra negozietti, bancarelle di cianfrusaglie e cibo passeggiamo in lungo e in largo senza una meta ma solo godendoci quello che c'è attorno a noi. Essendo arrivati all'alba in città non abbiamo usufruito dei tour organizzati, con un collectivo andiamo a El Tule minuscola cittadina che oltre ad un piccolo mercato alimentare è possibile vedere l'albero più grosso del mondo. Non mi è chiara la storia e cercherò d'informarmi al riguardo ma quello che mi è rimasto in presso sono i bambini che per qualche pesos ti convincono che in ogni nodo, ramo foglia dell'albero si nascondano segni, immagini, lettere e altro ancora; a parte qualche lettera io sono riuscita a vedere ben poco.

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Il secondo bus ci aspetta e questa volta è per San Cristobal de Las Casas dove ci fermeremo per ben 3 giorni.

Arriviamo il primo giorno e incontriamo Federica di Viaggi e Delizie e il suo fidanzato Alex e assieme raggiungiamo San Juan Chamula, villaggio dell' etnia tzotzil, persone riservate che non amano i turisti (per visitare la chiesa si paga...). L'unica cosa da visitare il la chiesa, struttura bianca, bellissime decorazioni azzurre e all'interno un tappetto di aghi di pino, candele accese e galline pronte per il sacrificio. Non sono ancora in grado di dirvi se mi è piaciuta oppure no, ho percepito molta spiritualità, e ho ha avuto la sensazione che la nostra presenza non fosse gradita.

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Torniamo nella colorata San Cristobal, facilmente esplorabile in un paio d'ore, qui si accentua ancora di più il colore, il calore, il folclore che il Messico ci sta regalando. Il giorno successivo partiamo all'alba alla volta di Palenque il sito archeologico Maya tanto decantato e si merita tale fama. Le 5h di strada dissestata per raggiungerlo valgono la fatica (mi sono svegliata questa mattina con i lividi dei colpi presi sul minivan) e dopo aver visitato le cascate di Agua Azul e Misol-Ha dove Roberto si concesso un fresco bagno, eccoci a Palenque: rovine Maya immerse nella giungla, che in certi punti mi ricordano il sito di Angkor in Cambogia. La vegetazione è la stessa, i rumori degli animali ti accompagnano per tutta la visita e si accentuano quando visitiamo le rovine nella giungla. La luce che passa attraverso la fitta vegetazione illumina quanto basta e noi siamo riamasti in silenzio a contemplare quello che ci stava circondando, quello che stavamo vivendo. Palenque è una tappa imperdibile in un viaggio in Messico ora lo diciamo anche noi.

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Questo ultimo giorno in Messico a San Cristobal lo abbiamo dedicato al relax e alla visita del Cañon del Sumidero spettacolare fenditura nella terra che abbiamo attraversato su di una lancha (imbarcazioni veloci). La natura ti regala spesso paesaggi magnifici e questo è uno di quelli; ci rilassiamo e ci godiamo la "crociera" osservando coccodrilli, pellicani e pareti verticali che si ergono sui lati del corso.

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Questa Messico prima parte non ha deluso le nostre aspettative, abbiamo fino ad ora visitato luoghi splendidi ma quello che ci manca è il sorriso, la timidezza e l'innocenza del popolo asiatico che proprio i messicano non hanno. Ci dicono che il Guatemala oltre ad essere splendido ha anche un popolo altrettanto bello, staremo a vedere.

Continuate a seguirci nella nostra [#mayanroad]

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