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Diario serbo

Creato il 09 novembre 2013 da Chandy
Siamo tornati a casa,sani e salvi.
Avevo scritto un post due giorni prima della partenza,che non ho fatto in tempo a pubblicare.
Lo faccio oggi,anche se poi la situazione è precipitata nuovamente perchè siamo stati male per la cattiva igiene dell'hotel e per il cibo e per via di qualcuno.
Restano comunque le stesse impressioni e la stessa voglia di mettersi in gioco.
Qui le cose accadono velocemente, gli stati d’animo si alternano e si susseguono, cambiano e si evolvono ma rimane un pace di fondo. La tensione generale che aveva raggiunto il culmine nella parte centrale del training è andata stemperandosi e vige ormai un clima tranquillo. Le complicità con alcune persone si sono accentuate e alcuni atteggiamenti di astio (da parte di alcuni) nei confronti di noi italiani si sono trasformati in gentilezze e sorrisi. Come se già la malinconia del ritorno stesse già avvolgendo tutti. Perché è bello sapere che stiamo per tornare a casa alle solite comodità, ma è anche vero che non staremo mai più tutti insieme, non ci rivedremo più. Non ci saranno più le battute in codice che fanno parte di questo gruppo e ci fanno ridere. Oppure il gioco del secret friend, i cioccolatini fatti trovare al proprio s.f. e quelle trovate sul letto al ritorno in camera la sera, arricchite da un biglietto carino e che ti fanno addormentare con la commozione nel cuore. Questa è un’esperienza unica e irripetibile, indescrivibile. Per quanto sia dura mi permette di tornare a casa più ricca e con il pieno di momenti degni di essere vissuti. Belli o brutti non importa, è vita. La vita in gruppo può essere molto articolata ma è un potente strumento di trasformazione, come il viaggio. Quindi conviene buttarsi nelle cose, uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in gioco, con tutti i pro e i contro della situazione perché anche i contro possono tramutarsi in pro,a volte. E alla fine si accetta anche di soffrire un po’ come è accaduto a noi in questi giorni per via della cattiva igiene dell’hotel e del pessimo cibo (evitando che però ricapiti in futuro) perché quello che conta veramente è vivere e viversi, superare gli ostacoli e ampliare il bagaglio di esperienze. Chiunque sia interessato a partecipare ad un progetto simile (rivolto ai giovani e anche in altri paesi) può dare uno sguardo quiGli aiuti ai giovani da parte dell’Europa ci sono, basta tenersi informati e stare dietro a determinati enti ed essere aperti a cogliere alcune opportunità al volo. Good luck!
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