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Dieci Coltelli: Intervista con Graham Masterton

Creato il 17 gennaio 2012 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Dieci Coltelli: Intervista con Graham Masterton
Intervista Dieci Coltelli con Graham Masterton, icona della letteratura horror inglese e internazionale, autore di oltre cento opere di narrativa di genere, tra romanzi e racconti, vincitore dell'Edgar Award, del Prix Julia Verlanger, Silver Medal alla West Coast Review of Books, finalista al Bram Stoker Award. Dal suo romanzo The Manitou è stato tratto il film omonimo, diretto nel 1978 da William Girdler, con Tony Curtis e Susan Strasberg, da suoi racconti sono stati tratti diversi episodi per la serie TV The Hunger, diretta da Tony Scott. In Italia Gargoyle Books ha pubblicato due suoi romanzi: Spirit e Il Sangue di Manitou.
Coltello 1) I nomi di almeno tre autori contemporanei di genere che scrivono meglio di te e perché
[Graham Masterton] Presumo che intendi autori di narrativa. Ma io non leggo mai narrativa, di nessun autore. Se tu fossi un cuoco, ti piacerebbe tornare a casa e cucinare tutta la sera? Ho amato alcuni grandi protagonisti della narrativa del passato, in particolare Vladimir Nabokov, Herman Wouk e Nelson Algren, la loro scrittura era così forte e suggestivo e non hanno mai consentito alle loro personalità di essere d'intralcio alla narrazione.
Coltello 2) Il momento o l’evento che ti ha fatto pensare (per un momento) di cambiare mestiere
[Graham Masterton] No. Non posso smettere di scrivere. Mia moglie Wiescka è morto ad aprile dello scorso anno e io scrivevo solo per lei, ma ora scrivo in sua memoria.
Coltello 3) Quali compromessi hai dovuto accettare per motivi commerciali ?
[Graham Masterton] La mia formazione è quella di reporter di un giornale ed editore di una rivista, scrivo per vivere. Sono uno scrittore professionista e scriverò qualsiasi cosa mi venga richiesto di scrivere, quindi non esiste alcun problema di compromessi. Ho scritto libri umoristici, thrillers, romanzi catastrofici, libri di educazione sessuale, ho romanzato film, mi sono occupato di articoli su riviste, insomma, tutto quello che vuoi. Se sono cose di buon livello, nel loro genere, non importa cosa siano o rappresentino, non c'è nessun compromesso.
Dieci Coltelli: Intervista con Graham Masterton
Coltello 4) Conta qualcosa vincere i premi letterari, aiuta a vendere?
[Graham Masterton] Non credo. Ma può darsi.
Coltello 5) Quando non riesci a scrivere, in quale modo preferisci deprimerti e a chi telefoni?
[Graham Masterton] Non sono mai a corto di idee. Ho già venduto abbastanza idee per poter scrivere fino alla fine del 2013.
Coltello 6) Cosa pensi quando leggi le classifiche di vendita di libri nel tuo paese?
[Graham Masterton] Non posso preoccuparmi di leggerle, avendo lavorato nel commercio so bene quanto siano inaffidabili
Coltello 7) Cosa rimproveri all’editoria americana, quali sono i suoi limiti?
[Graham Masterton] Non ho mai avuto problemi con gli editori americani. Tutti gli editori, di qualunque paese, hanno i loro limiti, quello che critico principalmente è la loro sciatta correzione delle bozze.
Coltello 8) Quante volte e perchè hai rifiutato di partecipare a un progetto no profit?
[Graham Masterton] Se non c'è profitto in un progetto, non vedo il motivo di partecipare, ma non mi è mai stato stato chiesto, la mia raccolta di brevi racconti Scare, Scare è stato pubblicata per  beneficenza, per aiutare dei bambini, senza alcun ricavo per me, benchè avessi già donato in precedenza oltre 100.000 dollari a organizzazioni dedicate agli aiuti per i bambini in tutto il mondo.
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Coltello 9) La prima cosa che hai fatto dopo la firma di un importante contratto editoriale
[Graham Masterton] Niente di straordinario. Sono andato al mio pub e ho bevuto qualcosa con i miei amici, come al solito. Cos'altro si dovrebbe fare?
Coltello 10) A chi (o cosa) lanceresti un coltello?
[Graham Masterton] A nessuno. Credo che tutti noi dovremmo condurre le nostre vite secondo il giuramento di Ippocrate: "Primo, non nuocere". Credo nella bontà, nella tolleranza, nella comprensione, nell'aiutare le persone che si trovano in difficoltà, soprattutto le belle donne
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Profilo
Graham Masterton (Edinburgh,1946) ha esordito come autore horror con il romanzo The Manitou nel 1976, un  agghiacciante racconto che parla di uno stregone nativo americano che rinasce per vendicarsi dell'uomo bianco, che è diventato subito un bestseller, ispirando poi il  film ominimo (The Manitou, 1978) diretto da William Girdler, con Tony Curtis e Susan Strasberg.  Da allora l'autore ha pubblicato più di 35 romanzi horror, tra i quali Charnel House, che ha vinto uno Special Edgar Award,  Mirror, che è stato premiato con il Silver Medal della West Coast Review of Books, Family Portrait, una reinterpretazione del Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, che è stata l'unica opera non francese vincitrice del prestigioso Prix Julia Verlanger in Francia. Tre racconti di Graham Masterton sono diventati film per la TV nella serie horror The Hunger diretta da Tony Scott, tra questi The Secret Shih-Tan, finalista al Bram Stoker Award. Il racconto Underbed, che parla di un ragazzo che scopre un mondo misterioso sotto le coperte, è stata votato come miglior racconto dalla Horror Critics Guild.
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