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Dilemma: chi far piangere?

Da Lachemi @colivara

Dilemma: chi far piangere?
Quando nasce un secondo figlio, il dilemma più difficile da risolvere è chi lasciar piangere quando i pianti sono in stereo… La risposta, per le mamme che non si sono fermate al primo giro, credo sia scontata: lasci piangere quello piccolo.
L’altra sera, però, mi è capitato il contrario. La baby sitter era andata a casa, stavo allattando la piccola e A. ha cominciato a chiamare dal lettino con una voce triste e lacrimosa. “Mamma Mamma Mamma”. Io non potevo alzarmi. Ho stretto le mascelle e mi sono augurata che fosse breve e indolore. Così è stato. Al richiamo, non è seguito nessun pianto. A. si è addormentato da solo. Come sempre. Se non che la mattina dopo, e sono sicura che fosse arrabbiato proprio per questa mancata risposta, si è svegliato alle 6 cattivo come il bau

Dovete sapere, per me è ancora una novità che A. chiami mamma. Un richiamo cui non si può non rispondere, a costo di sentirsi un mostro di crudeltà. Fino a qualche mese fa, dal lettino, giungevano solo urla pianti o versi. Poi, con la conquista della parola, ha cominciato a chiamarmi. E vi garantisco, tra un urlo del vostro bambino e il vostro bambino che sillaba mamma, c’è un abisso comunicativo e di emozioni.

Per questo, tornando al dilemma, tra il piccolo e il grande io mi sono sempre detta “lascerò piangere la piccola”. Neppure l’urlo più acuto di un neonato commuove e convince quanto un “mamma” sussurrato tristemente. Ma se non puoi, se non ce la fai?
Semplice: chiudi gli occhi e speri che passi in fretta.



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