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Dimenticare il biglietto del 15

Creato il 12 gennaio 2011 da Parolecomplicate

Pensavo proprio ieri che non c'è argomento più adatto del lavoro per utilizzare l'espressione "la mia generazione". La mia generazione non se ne intende molto di Fiat, ma ne parla. Non se ne intende molto perché, ad esempio, sulla Fiat discutono confindustria e sindacati. E la mia generazione è fatta di persone che non sono iscritti a nessun sindacato e non possiedono aziende. La mia generazione ha avuto molte possibilità educative, sfruttate così così. Ora però non ha molte possibilità lavorative, così siam pari. La mia generazione non sa cosa sia un contratto nazionale di lavoro. La mia generazione non sa cosa significhi "nazionale". Io non ho mai avuto un contratto. Molti della mia generazione non sanno di lavoro in generale . Non quello dell'operaio, almeno. Che sarà pure stabile, ma: facciam cambio? La mia generazione non conosce straordinari, nel senso di pagati, non è protetta dalla cassa integraziona, non avrà mai una pensione. Che magari l'operaio sì. Ma: facciam cambio? La mia generazione è forse pronta per pensare al lavoro senza la lotta di classe. Perché la mia generazione non è più un noi, è un io più altri io. La mia amica americana dice che questo è un male. La mia generazione ha perso, forse. Ma forse no.


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