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Dio sulla punta di uno spillo

Creato il 29 maggio 2014 da Presidenziali @Presidenziali
Titolo originale: Svecenikova djeca Regista: Vinko Bresan  SceneggiaturaMate Matisic Attori principali: Kresimir Mikic, Niksa Butijer, Drazen Kuhn, Marija Skaricic, Jadranka Djokic Montaggio: Sandra Botica Fotografia: Mirko Pivcevic Produzione: Croazia Distribuzione:Officine Ubu. Genere: Commedia Durata: 96 minuti.  Guarda il trailer
Dio sulla punta di uno spilloCosa ci fa un uomo in pigiama su un letto in una stanza piena di bambini? L’uomo è Padre Fabijan, ed è pronto a raccontarci (in confessione) la sua storia.Padre Fabijan da poco arrivato in un’isola della Dalmazia capisce di non poter competere con il vecchio parroco del paese che riscuote grande ammirazione nei confronti degli isolani. La tranquilla isola della Dalmazia si caratterizza per un’attività sessuale vivace ma il tasso di natalità è crollato negli ultimi anni. Il giovane padre spinto dall’ invidia nei confronti del vecchio parroco decide che l’unico modo per lasciare un segno è quello di risollevare le nascite. Ma come fare? 
L’idea è geniale: bucare tutti i preservativi in commercio nell’isola. Con l’aiuto di un edicolante che vende preservativi e di un farmacista che sostituisce le pillole anticoncezionali con delle vitamine, il piano comincia a dare i primi “frutti”.Tuttavia giocare a fare Dio avrà delle conseguenze e presto il boom delle nascite presenterà il conto.“Padre Vostro” ha il sapore dei film di Emir Kusturica (Underground, Gatto nero e gatto bianco.... per citarne alcuni) ma il ritmo del film non è altrettanto frizzante e scoppiettante, perché la scelta di Vinko Bresan è di fare un film grottesco ma con passo più compassato e stralunato.Ogni tanto il protagonista “esce” dalla storia rivolgendosi direttamente allo spettatore oppure trascinandoci dentro le curiose visioni dei sui pensieri.Ma dietro l’impronta da commediola, il tabellone che in sacrestia riassume le relazione tra i compaesani (ovvero, chi “sta” con chi) e le immagini surreali, c’è di più: riferimenti sul conflitto etnico nell’ex Jugoslavia, sui preti pedofili, sull’ipocrisia della chiesa, per arrivare verso un finale che ha tutto un altro sapore e che vi lascerà l’amaro in bocca.   Personalmente avrei preferito un film più brillante, ma “Padre Nostro” raggiunge una dignitosa sufficienza e merita un po' di attenzione, magari per chiedersi: basta confessare un peccato per liberasi la coscienza? Svelare la verità tra le mura di un confessionale non è come proteggere una bugia?


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Dio sulla punta di uno spillo

Padre Fabijan con i "suoi" bambini


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