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Direttrice Finanziaria in Germania

Creato il 13 giugno 2011 da Fugadeitalenti

Prima della laurea: “Mi sembri molto brava e attiva, ma non volare troppo alto, perché la gente in stage qui fa soprattutto fotocopie“. Dopo la laurea e svariati anni di top management negli Stati Uniti: “Lascia perdere, resta in Germania, sei troppo qualificata e troppo remunerata per una qualsiasi posizione in Italia“. Resta la domanda finale: ma quand’è che Elena Alberti, 33 anni, potrà mai andare bene per il mercato del lavoro italiano?

Poco più che trentenne, una laurea in Economia all’Università di Modena, Elena rappresenta un caso esemplare di quanto sia difficile, per una donna -per di più giovane- affermarsi professionalmente in Italia. Elena prende il volo per la prima volta verso gli Usa nel 1999, quando comprende l’impossibilità di fare uno stage decente in Italia (le aziende sembravano fin troppo preoccupate di smorzare ogni suo entusiasmo). Oltreoceano scopre un mondo completamente nuovo: stage ottimamente retribuito, incarichi di responsabilità, e altro ancora. Laureatasi, Elena ci riprova in Italia: “ridimensionati!“, è il coro che l’attende nel Belpaese. A quel punto lei rompe gli indugi, e accetta l’offerta della multinazionale americana presso cui aveva svolto lo stage.

Un ‘offerta cui non poteva rispondere negativamente: contratto a tempo indeterminato, con uno stipendio iniziale molto superiore rispetto all’Italia. Risbarcata negli Usa, Elena scala rapidamente le posizioni aziendali. Nel 2004, con l’allargamento del business in Germania, si occupa del processo di acquisizione di un gruppo tedesco: come risultato, le viene offerta la posizione di Direttore Finanziario della filiale di Stoccarda. In questi ultimi anni, Elena vive da pendolare: nei giorni feriali in viaggio per la Germania per lavoro, il weekend in Italia col marito.

All’Italia, in particolare alle aziende del Belpaese, lancia una ricetta chiara: 1) imparare a valorizzare i dipendenti; 2) stimolarli a dare il meglio; 3) dare opportunità ai giovani; 4) credere nei talenti e nelle loro possibilità di sviluppo; 5) investire nei giovani.

Ospite della trasmissione è Alberto Alberti, fratello di Elena, ingegnere e direttore commerciale negli Stati Uniti per un’azienda italiana del settore auto. Alberto ha convinto Elena a varcare -dodici anni fa e per la prima volta- l’Oceano. Lui invece ha provato a fare il percorso inverso, rientrando in Italia. Poco tempo dopo è tornato negli Usa, stanco di dover “digerire” ogni giorno il solito verbo riflessivo: “adattarsi“.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” restiamo negli Stati Uniti, per conoscere GIPI (“Gruppo Imprenditori e Professionisti Italiani”), l’”associazione delle associazioni” italiane d’Oltreoceano. Ce ne parla il co-fondatore Marco Marchese.

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La discussione di questa settimana: Giovani Professioniste d’Italia: una carriera ad alti livelli nel Belpaese è possibile? Oppure la fuga all’estero è d’obbligo? E perché? Raccontate la vostra storia: quali sono i principali ostacoli che impediscono l’affermazione del binomio “giovane/donna” nella Penisola?

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Alla prossima puntata: sabato 18 giugno, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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