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Diritti TV, la Bundesliga verso una possibile ripartizione in parti uguali

Creato il 18 marzo 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

In un post di qualche mese fa avevamo mess oa confronto i sistemi di distribuzione del diritti televisivi dei campionati cosiddetti "Big-5" (Premier, Bundesliga, Serie A, Liga, Ligue 1), osservando come la Premier League fosse il campionato nel quale la suddiivisione pro quota del monte diritti fosse più marcata (il 70% viene ripartito in parti uguali fra tutte le squadre).

Con la sola eccezione della Spagna (che però sta cambiando sistema), negli altri quattro campionati vige il criterio della contrattazione collettiva da parte della Federazione, con regole di distribuzione più o meno meritocratiche. Premier, Bundesliga e Ligue 1 determinano in maniera essenzialmente meritocratica il riparto (con criteri diversi, che passano dal peso ponderato della classifica degli ultimi 5 anni, alle presenze allo stadio, alla quota di spettatori intercettati in televisione). La Serie A, che pure ha adottato dei criteri oggettivi, ha però introdotto una serie di variabili non quantificabili in maniera diretta (in particolare il bacino di utenza) ed esteso il concetto di meritocrazia sportiva al 1946, di fatto cristallizzando maggiormente la situazione.

Secondo il sito Fubolfinanzas, la Federazione tedesca (DFL) avrebbe allo studio la possibilità di cambiare i criteri di ripartizione, abbandonando gli attuali (essenzialmente basati sui risultati nel Campionato e nelle Coppe Europee) a favore di una suddivisione in parti uguali dell'intera posta fra le 18 sduadre partecipanti al campionato tedesco.

Questa la simulazione delle possibili variazioni, sia mantenendo la base dati originale (i dati 2011/12, gli ultimi disponbili), sia provando a tenere conto dell'aumento partito con la stagione in corso e che ha portato ad un incremento del 70%, facendo salire da 413 a 698 i milioni di euro da distribuire.

Bundesliga Diritti tv 2013 16 equi

La notizia non trova ancora riscontro ufficiale.

La DFL ha però ultimamente confermato che è previsto un aumento da 27 a 45 milioni della quota derivante dalla vendita dei diritti all'estero e che questo potrebbe portare un beneficio di circa 2,5 milioni di Euro per ogni squadra.

Questa affermazione suona però strana perché l'attuale meccanismo di distribuzione prevede che la quota internazionale venga ripartita per il 63,3% in maniera ponderata sulla base della classifica in campionato e per la parte rimanente solo fra le squadre che hanno partecipato alle competizioni UEFA del quinquennio precedente in proporzione alla loro contribuzione alla crescita del coefficiente UEFA del campionato.


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