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Diritto di replica: ¨In Costa Rica lottiamo contro il traffico di organi umani¨

Creato il 02 luglio 2013 da Eldorado

In merito a quanto pubblicato su questo blog nell’articolo ¨Traffico d’organi dietro il turismo della salute¨ riceviamo dalla dottoressa Daisy Corrales Díaz, Ministro della Sanità della Repubblica del Costa Rica, questa precisazione:

Costa Rica non accetta il traffico di organi, nel nostro paese crediamo che gli organi umani non abbiano un valore economico, ma che invece hanno il ruolo di garantire l’adeguato funzionamento del corpo umano e pertanto quello di migliorare la qualità della vita delle persone o, in situazioni estreme, di salvare la loro vita. Su questo tema, alcuni giorni fa questo giornale ha pubblicato un articolo che contiene delle informazioni che non corrispondono alla realtà e che danneggiano l’immagine e integrità morale del nostro paese. Per questo motivo, noi vogliamo esporre, al rispetto, la nostra posizione. Il giornale Messicano “El Universal”, ha pubblicato nella sua edizione dello scorso 27Maggio un reportage nel quale s’indica che nel nostro paese si sviluppa la spregevole pratica del traffico di organi umani. In base alla pubblicazione in questo giornale Messicano e ad una denuncia che ci ha inviato un’associazione delle istituzioni che operano nel settore della salute, il Ministero della Salute del Costa Rica ha depositato una denuncia presso la Procura Generale della Repubblica del Costa Rica, per far si che questi fatti fossero investigati, al fine di stabilire le pertinenti responsabilità. In questo modo, la polizia giudiziaria, la quale stava già investigando sul tema, è riuscita ad arrestare due persone, tra le quali un professionista in medicina. Le suddette azioni hanno fatto si che il paese ricevesse delle congratulazioni da parte d’istituzioni di grande importanza come lo sono l’OMS, la Società Mondiale dei Trapianti e la Società dei Trapianti di Israele.

Il Costa Rica è un paese che protegge i diritti umani fondamentali e come tale, ha sviluppato e adottato una legislazione che regola il tema dei trapianti e della protezione della dignità della vita umana. La Legge 7409, “Legge di Autorizzazione Per Trapiantare Organi e Materiali Anatomici Umani” stabilisce i requisiti che devono essere compiuti al fine di poter sviluppare trapianti negli esseri umani. Secondo questo concetto, la legge contiene la base legale per lo stabilimento della ”Commissione Regolatrice dei Trapianti di Organi e Materiali Anatomici Umani”, composta di rappresentanti del Ministero della Sanità, della Cassa Costaricense della Sicurezza Sociale e dell’Ordine Professionale dei Medici. Così pure, la “Legge Contro la Tratta delle Persone”, nel suo articolo 77, ha aggiunto un articolo al Codice Penale in cui è sanzionato con pena da otto a sedici anni di carcere, chiunque possegga, trasporti, venda, o compri, in modo illecito, organi, tessuti e/o fluidi umani.

Quello che non deve essere confuso in tutto questo tema è lo sviluppo e la pratica dei trapianti in forma legale e nel rispetto della normativa stabilita per tali effetti. Anzi, questo è motivo di orgoglio per il nostro paese; un paese nel quale, grazie alla qualità dei nostri professionisti nelle scienze della salute, i servizi sono considerati di alta qualità. Il paese non è un “paradiso per il traffico di organi” come alcuni giornali hanno dato da intendere. Il Costa Rica mantiene controlli, a livello Statale, per la continua vigilanza, da parte del Ministero della Sanità e della Cassa Costaricense della Sicurezza Sociale. Nel settore privato, l’abilitazione dei servizi del Ministero della Salute, le certificazioni della Joint Commission e il marchio di qualità PROMED, ha reso possibile minimizzare l’incursione di questi reati criminali associati al traffico di organi. Seppure si sia presentata un’irregolarità nel tema del trapianto di organi, la stessa è stata attaccata con prontezza, e le autorità della sanità e giudiziarie restiamo in guardia nella lotta contro chiunque cerchi di operare al di fuori della legge. Costa Rica è stata un esempio mondiale per gli indici del suo sistema di sanità, i quali sono simili a quelli dei paesi sviluppati, e superiori a molti paesi europei. Quanto sopra si deve all’attuazione di politiche pubbliche in beneficio delle persone, sempre seguendo in assoluto i Diritti Umani fondamentali.

In futuro, il nostro compromesso consiste nel continuare per questa strada, in cui continuiamo a difendere la posizione per cui gli organi umani non hanno un valore commerciale, piuttosto un valore dell’integralità dell’essere umano.

Nel Costa Rica lottiamo contro il traffico di organi, perché difendiamo la vita umana

Sul tema interviene anche il dottor Jaime Feinzaig, ambasciatore del Costa Rica in Italia:

COSTA RICA: NON SOLO MARE E PARCHI NATURALI… UN SISTEMA SANITARIO D´ECCELLENZA.

Dr. Jaime Feinzaig

Ambasciatore di Costa Rica in Italia.

I più riconoscono in quel piccolo Paese nel Centro delle Americhe chiamato Costa Rica un paradiso per il turismo ecologico: spiagge tropicali, vegetazione incontaminata, fauna protetta che convive secondo le sue regole con il turista. Tutto vero ma non tutti sanno che il Costa Rica è una nazione che da più di cinquant’anni (1961) ha raggiunto l’universalità nell´attenzione sanitaria dei suoi abitanti grazie a una serie di decisioni politiche tra le quali l´abolizione dell´esercito nel lontano 1948.

Da quel momento il Costa Rica ha sviluppato uno dei sistemi sanitari nazionali più efficienti e avanzati tanto da arrivare a occupare la posizione numero trentasei a livello mondiale tra i Paesi con miglior sistema sanitario, secondo uno studio realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Salute nell´anno 2000. Si pensi che una nazione come gli Stati Uniti d`America con risorse ben più importanti occupa il posto trentasette. Grazie a questa situazione invidiabile, i costaricensi sono un popolo sano e longevo, vantando indicatori sanitari da “Primo Mondo Mondo”; non a caso il Costa Rica è ripetutamente menzionata come il “Paese più Felice al Mondo”, secondo quanto ha riportato la britannica New Economics Foundation nelle due ultime edizioni del suo ”Happy Planet Index”. Non solo vanta uno dei livelli di speranza di vita alla nascita più alti al mondo ma con orgoglio esporta anche medici di altissimo livello che occupano posizioni di rilievo nei migliori centri medici degli Stati Uniti. Tutto ciò ha fatto sì che fin dagli anni ´70 il Costa Rica si affermasse come uno dei centri mondiali più importanti per il cosiddetto “ turismo medico”, arrivando a ricevere circa 50.000 pazienti stranieri l’anno, soprattutto americani.

Alla qualità dei suoi dottori va aggiunta l’eccellenza dei suoi centri medici (due ospedali e trentacinque cliniche hanno ricevuto l’omologazione da parte di organismi come il ”Joint Commission International – JCI”, l’Associazione Americana per la Certificazione di Centri Ambulatori – AAAASF y l’Associazione per la Certificazione della Sanità Ambulatoria – AAAHC) e un accordo nazionale, dove il Governo della Presidentessa Laura Chinchilla e il settore privato, organizzato attorno a PROMED (il Consiglio Costaricense per la Promozione Internazionale della Medicina), ha fatto della qualità e della sicurezza del paziente una politica statale.

Fatti recenti legati al traffico di organi hanno purtroppo posto al Costa Rica al centro di un dibattito internazionale nel quale si è mischiato il concetto di traffico di organi (un evento criminale da combattere e condannare) con quello del turismo medico (un fenomeno che porta sviluppo e risolve problemi per molte popolazioni di Paesi con sistemi inefficienti) e si è ingiustamente accusato al programma sanitario costaricense di mancanza di controlli. Non solamente il Costa Rica ha aderito ai Principi della Dichiarazione di Istanbul contro il Traffico d`Organi ma grazie a un’efficiente collaborazione tra il Ministero della Sanità e PROMED è riuscita a minimizzare l`infiltrazione nel Paese di reti internazionali dedicate a quest’attività criminale.Quando una recente denuncia ha lanciato un allarme su due possibili casi di traffico di organi in Costa Rica, le autorità hanno avviato immediatamente un’indagine che ha rapidamente portato all´arresto di un medico costaricense come il presunto promotore della rete. La celerità con cui il Paese ha attuato le è valsa il sostegno e le congratulazioni di organismi importanti come la Società Mondiale del Trapianto, l`Organizzazione Mondiale della Salute e la Società Israeliana del Trapianto.

Pare ingiusto condannare a un sistema sanitario come quello costaricense per contati e pur seri casi di mala prassi medica e dimenticare i suoi numerosi successi in campo nazionale e internazionale che ne fanno una Nazione modello a livello latinoamericano e meta ambita per decine di migliaia di americani (ed anche europei) alla ricerca di chirurgie a miglior costo in cliniche che nulla hanno a che invidiare con quelle italiane o europee.

L´invito è a visitare e provare di persona la veridicità di quanto affermato. Salute e Turismo vi aspettano in Costa Rica!

Stimato ambasciatore, non era certo mia intenzione ledere l’immagine della Costa Rica, ma solo riportare un fatto di cronaca che, ne sono sicuro, ha amareggiato sia Lei che me. Di fatto nell’articolo si riporta anche il lavoro dei tanti medici costaricani che con il loro sforzo hanno fatto della Costa Rica un paese all’avanguardia in Centroamerica nel settore dei trapianti.

L’articolo vuole essere una denuncia per  isolare quei pochi individui che svolgono un commercio illecito di un’attività nobile, infangando la reputazione della propria categoria ed il proprio Paese. Su questo blog in passato si è difeso la Costa Rica a spada tratta –come sul tema delle uova di tartaruga-, in altri articoli si è stati critici –per esempio, sulla faccenda della fecondazione in vitro-, ma sempre nell’interesse di offrire un’informazione libera ed il più lontano possibile di esprimere opinioni drastiche e faziose e dal sensazionalismo.

Con piacere pubblico le due note, in maniera da offrire al lettore di queste pagine l’informazione più ampia possibile su questo delicato tema.

Cordiali saluti,

Maurizio Campisi


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