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Dirty Dancing: intervista a Gabrio Gentilini (Johnny)

Creato il 22 ottobre 2014 da Luana Savastano @VistaSulPalco
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Dirty Dancing: intervista a Gabrio Gentilini (Johnny) -

E’ il protagonista di “Dirty Dancing – The Classic Story On Stage” [leggi qui la recensione], che ha debuttato lo scorso 9 ottobre al Barclays Teatro Nazionale di Milano dove rimarrà fino al 28 dicembre. In questa intervista Gabrio Gentilini, giovane artista con già un importante bagaglio alle spalle, ci parla della sua avventura nei panni di Johnny, l’affascinante maestro di ballo del resort per famiglie “Da Kellerman”.

Prima di interpretare Johnny in “Dirty Dancing” hai vestito i panni di Tony Manero ne “La Febbre del Sabato Sera”. Sia Johnny che Tony sono entrambi ballerini. Ma in Gabrio quando è nata la passione per la danza?
Ho cominciato a studiare coi balli folk romagnoli poi in seguito a 14 anni con danza classica e moderna. Ma la passione è nata prima, quando ero molto più piccolo. Ricordo che dopo pranzo scappavo in salotto per non farmi vedere dalla mia famiglia e ballavo le sigle dei cartoni animati!

Tu sei sempre stato abituato a ballare da solo. Come ti trovi invece a ballare in coppia?
È totalmente diverso e bellissimo! È un dialogo tra corpi e energie. Bisogna sapersi ascoltare bene per ottenere un buon risultato. Non è stato facile all’inizio, ma dopo tanta pratica ora mi diverto proprio tanto!

Dirty Dancing è uno spettacolo tutto incentrato sul ballo, e alcune coreografie sono davvero molto impegnative. C’è un numero che “temi” più degli altri? A parte la presa finale, immagino…
Devo dire che più passano le repliche più mi sento a mio agio in ogni passo o combinazione. Ormai l’unica preoccupazione è quella di essere sempre in forma e in salute!

In Dirty Dancing ci sono momenti leggeri, come le scene in cui insegni a Baby a ballare, ma anche momenti più seri, quando per esempio Johnny e Baby devono aiutare Penny. C’è un aneddoto o una situazione particolarmente divertente capitata durante le prove che ci vuoi raccontare?
Non uno in particolare, ma diversi! Fare le prese è stato un lavoro abbastanza nuovo per me e in parte anche per le mie partner. E all’inizio quando non si sa ancora come mettere bene le mani sull’altra persona.. Beh, diciamo che si impara a conoscere ogni centimetro del corpo altrui! E a volte è stato davvero buffo e esilarante!

Hai qualche progetto in serbo che ci puoi anticipare?
Sicuramente porterò avanti la mia collaborazione con Le Sorelle Marinetti. Poi ho altre cose importanti in ballo, ma non dico “gatto” finché non è nel sacco!

a cura di Luana Savastano

Sito web dello spettacolo: www.dirtydancingmilano.it

[Immagini ricevute su gentile concessione dell'Ufficio Stampa]
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