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Disastri culinari (and other writings)

Creato il 16 marzo 2012 da Rory

Disastri culinari (and other writings)

Call me Gatsby!

Miei amati,

devo dire che oggi per me è il giorno della pessima cucina. A dirla tutta, non sono una gran cuoca, né una gran donna di casa, né una gran donna in generale, diciamo che mi arrangio perché comunque do una mano a mia sorella e poi la casa è sua (beata lei), vi immaginate se mi butta fuori?! Non mi accoglierebbe nessuno, neanche mio cugino-mio cugino, visto che è stato sfrattato e poi è a lutto causa Chelsea-Napoli.

Ieri notte volevo tentare la sortita di fare dei muffin light seguendo la ricetta presa da un blog (che non linkerò per evitare querele, comunque è un blog su cui vado per sfogare la mia cattiveria e ridere perché la tenutaria è un gradino sotto la mia prof del ginnasio) ma il risultato è stato quanto più schifoso e immondo si possa immaginare (erano pure amari quei cosi malefici) quindi mi sono fortemente avvilita. Oggi a pranzo poi ho mangiato dei cosi di pesce, tipo i cugini dei bastoncini findus ma non fritti, davvero… no comment. Stasera credo mi farò una cheese steak alla birreria tamarra che c’è sotto da me, con la scusa di chiedere al tizio se posso vedermi Fiore-Juve da loro, visto che non voglio essere presa a calci da quelli che infestano casa mia.

Tornando alla cucina, poi mi sono messa anche a riordinare uno dei miei scatoloni-barboni di vestiti, visto che era ridotto in stato comatoso. Nonostante io sia una fanciullina tanto a modino, che comunque sa far poco ma si dà da fare, mi sono dovuta sorbire le critiche di un deficiente di amico di mia sorella, che avrei volentieri assassinato violentemente.

Premessa: questo tipo è MOLTO benestante ma proprio MOLTO benestante, oltre ad avere più di quarant’anni, quindi il fatto che venga a fare lezioncine di morale a me è discutibile. L’altro giorno, chiacchieravamo di una comune amica che purtroppo è un po’ sfortunata al livello lavorativo (un po’ come tutti, oserei dire) alché questo, a bruciapelo, mi fa “eh ma mica tutti sono come te, che papino ti ha comprato la casa…” con a seguire una tiratona moraleggiante che manco Catone il Censore sulla mia generazione che è viziata dai genitori e non fa una mazza.

Siccome odio le polemiche e non devo giustificarmi con lui, gli ho risposto semplicemente un “so di essere fortunata ma non credo che tutto mi sia dovuto”. Non ho esagerato (lodatemi) e non ho detto altro perché sono rimasta disgustata. Il fare i conti in tasca alle persone quando nemmeno si conosce la loro reale situazione è terribile. Che ti frega se mio padre mi ha comprato una casa (che poi la comprò a mia sorella ma vabbè… l’aveva comunque comprata per farci essere indipendenti)? Anche io ho problemi lavorativi ma non dimentico certo che i miei genitori mi hanno sempre permesso di studiare e fare quello che volevo ma non mi sono mai adagiata sugli allori e ho sempre studiato-lavorato-cercato di accocchiare qualcosa.

Alla fine ho concluso che certa gente pur di farsi figa, pur di elevarsi sugli altri, si riempie la bocca di luoghi comuni e spara a zero su tutti. Fateci caso, il 90% di loro sono persone che vengono da una condizione agiata e che non hanno mai dovuto lavorare per reale bisogno, quindi sono i primi a non sapere che cosa significhi non poter mangiare, altro che “la nostra generazione”.

 E voi? Siete brave/i donne-uomini di casa? Avete i vostri censori personali che vi ricordano quanto siate fortunati?! 


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